Boom dei lavori socialmente utili: ecco altri 16 posti

Gorizia, presentati i risultati dei progetti Lsu e Lpu e dei cantieri. Tre nuove iniziative: verde, custodia e servizi funebri
Bumbaca Gorizia 05.09.2013 Comune conf stampa LSU LPU Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 05.09.2013 Comune conf stampa LSU LPU Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. Anche a Gorizia sempre più famiglie devono far fronte al problema della disoccupazione. E in tempi di crisi come quelli attuali si sta rivelando una risorsa fondamentale il ricorso a strumenti come i lavori socialmente utili (Lsu), i lavori di pubblica utilità (Lpu), i cantieri di lavoro e i voucher.

Ieri il Comune ha annunciato l’attivazione di tre nuovi progetti che daranno una fonte di reddito a 16 goriziani in difficoltà. Inoltre, è stato tracciato un bilancio dei progetti attivati dal 2009 al 2013, che fanno segnare un costo complessivo di oltre 2,7 milioni di euro.

Ecco i tre nuovi progetti. Sarà costituita una squadra di pronto intervento per il recupero delle salme che darà occupazione a 4 persone per un periodo di un anno. Altre 8 persone potranno essere occupate nell’ambito dei lavori per la manutenzione stradale e negli interventi sul verde pubblico.

Altri 4 cittadini goriziani, infine, potranno trovare lavoro svolgendo mansioni di custodia e manutenzione. In tutto, si tratta di progetti del costo complessivo di 131 mila euro, dei quali 105 mila a carico della Regione e il resto a carico del Comune.

Per quanto riguarda i lavori socialmente utili, l’importo mensile della retribuzione oscilla tra i 500 ed i 600 euro e i requisiti sono la mobilità e la cassa integrazione. Per i lavori di pubblica utilità è richiesto come requisito lo stato di disoccupazione da almeno 8 mesi e la retribuzione mensile è di 700 euro. Per quanto concerne i cantieri di lavoro, la retribuzione oraria è fissata a 33,70 euro, mentre i voucher valgono 10 euro all’ora.

«Si tratta di progetti che ci consentiranno di dare lavoro ad altre persone in difficoltà e in tempi difficili come quelli attuali crediamo che costituiscano davvero uno strumento prezioso anche e soprattutto per aiutare i giovani disoccupati» ha commentato il sindaco Ettore Romoli, affiancato dal vicesindaco e assessore al personale Roberto Sartori e da Rosalba Bano, funzionaria comunale dell’ufficio personale.

Progetti che si rivelano utili ovviamente anche per consentire all’amministrazione municipale di far fronte alla riduzione del personale dipendente, che ha perso 70 unità nell’arco degli ultimi 6 anni.

«Gli ultimi dati mostrano che la nostra provincia è purtroppo una delle più penalizzate della crisi - ha osservato Sartori -, tanto che attualmente la percentuale di disoccupazione ha raggiunto il 7,1 per cento e ormai il problema tocca una fascia anagrafica che va dai 18 ai 60 anni».

Nell’arco degli ultimi quattro anni i progetti avviati nell’ambito delle politiche attive del lavoro dal Comune sono stati 54 e hanno consentito di impiegare 228 lavoratori, per un costo complessivo di 2.733.757 euro, dei quali 2.481.905 coperti dai contributi concessi dalla Regione e per i restanti 251.851 euro a carico del Comune del capoluogo isontino.

I progetti per lavori di pubblica utilità (Lpu) sono stati 29 e hanno consentito di impiegare 91 lavoratori con un costo complessivo di oltre 2 milioni di euro. I progetti nell’ambito dei lavori socialmente utili (Lsu) sono stati 18 per un totale di 77 lavoratori impiegati, costo complessivo 648 mila euro. I progetti retribuiti attraverso i voucher sono stati 6, con 50 lavoratori impiegati e un costo di 13.640 euro.

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