Bollette del gas consegnate dopo la data di scadenza

NS. Bollette Eni Gas consegnate all’utente dopo la data di scadenza entro la quale avrebbe dovuto pagarle. È l’amara sorpresa con la quale hanno dovuto avere a che fare decine di cittadini di tutto il Goriziano in questi giorni: diverse segnalazioni tra il capoluogo e la zona di Cormòns sono arrivate infatti al nostro quotidiano da parte di residenti che hanno ricevuto la bolletta fuori tempo massimo.
Sì perché i casi sono molti, e c’è anche qualche “vittima” illustre come il consigliere comunale cormonese Massimo Falato: a lui come a ognuno degli altri utenti la cassetta della posta si è riempita con la documentazione Eni Gas dopo i termini di scadenza della bolletta stessa. «È successo anche a me, sì», conferma. Tutti i casi infatti avevano un minimo comun denominatore, il fatto che la consegna della bolletta stessa fosse avvenuta dopo la data in cui doveva essere pagata. Un esempio tra i tanti: c’è chi l’ha ricevuta il 14 novembre, ma l’intestazione parla chiaro, si sarebbe dovuto pagarla entro il 9 novembre, ossia cinque giorni prima! Le proteste degli utenti viaggiano soprattutto sul web, dove i cittadini presi un po’ alla sprovvista e senza alcuna colpa si chiedono come passa accadere che debbano pagare, senza aver resposabilità alcuna sul disservizio, una maggiorazione per il pagamento tardivo della bolletta.
A dipanare la matassa dei tanti dubbi emersi è Donatella Gironcoli del Comitato Bollette Pazze, che da mesi monitora la situazione riguardo a problematiche riguardanti le bollette non solo del gas: «Non c’è nessuna penale – assicura –. Le fatture del gas o dell'elettricità devono essere inviate entro 45 giorni dall’ultimo consumo addebitato».
«Altrimenti – precisa – l’indennizzo da parte della compagnia energetica è automatico. Certo è che è una delle prassi di Eni inviare le bollette all’ultimo momento, si tratta di un altro dei problemi-chiave del mercato libero: sappiamo di diversi utenti ai quali le bollette non arrivano o arrivano tutte in un colpo solo». Il ritardo però ha riguardato anche chi non ha aderito al mercato libero. Per tutti i casi in cui si sono evidenziati ritardi di consegna delle bollette, giunte a disposizione dopo la data utile per il pagamento, la Gironcoli consiglia: «Segnalate per iscritto a Eni il problema: farlo con una mail o con una raccomandata con ricevuta di ritorno è molto meglio che chiamare un call center».
Verba volant, scripta manent, dicevano i latini: meglio mettere quindi nero su bianco il proprio reclamo: «Invito tutti coloro che abbiano subito questo disservizio di sottolineare come si sia ricevuta la bolletta in netto ritardo: più queste problematiche vengano manifestate, maggiori speranze di una soluzione positiva si possono avere».
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