Blasoni unisce il centrodestra «Compatti rialzeremo Udine»

Questa volta il centrodestra è unito. Il vice-coordinatore regionale di Forza Italia Massimo Blasoni è riuscito a far sedere tutti o quasi attorno allo stesso tavolo per tentare di riconquistare il Comune dopo 15 anni di amministrazione di centrosinistra. Ma l’obiettivo è ancora più ambizioso: lo slogan scelto per lanciare una campagna elettorale che si annuncia lunghissima è infatti “Rialzati Udine”. «Oggi il Friuli conta meno perché Udine conta meno – ha detto Blasoni – il capoluogo ha perso slancio e forza vitale, l’ospedale che in passato era un hub oggi è stato ridimensionato e di fatto si occupa di un terzo della provincia mentre il rapporto con l’università non si è sviluppato, solo per fare due tra gli esempi più lampanti. L’amministrazione Honsell è stata deficitaria sul piano politico e amministrativo, a noi spetta il compito di far ripartire la città partendo dalla difesa di alcuni valori fondamentali come la famiglia e la libertà economica che sono stati sviliti».
Insieme con Forza Italia (con Blasoni c’era anche il consigliere Vincenzo Tanzi e il coordinatore cittadino Stefano Cecotti) erano presenti anche la Lega Nord con Maurizio Franz, Mario Pittoni, Elisa Battaglia, le liste civiche con Loris Michelini, Fratelli d’Italia con Ugo Falcone, Autonomia responsabile con Lorenzo Bosetti e il Pdl con Enrico Berti. «Ma – ha precisato Michelini – vogliamo coinvolgere anche i delusi e chi si è sentito tradito da Honsell, e sono in tanti. Per questo motivo a maggio organizzeremo una grande convention programmatica per fare il punto sul contenuto della nostra iniziativa politica che vuole essere aperta al contributo di tutti». Non a caso Franz ha parlato di un «laboratorio politico programmatico che nasce dalla volontà di restituire ai cittadini l’orgoglio e la dignità di essere udinesi mettendo fine allo svuotamento della città causato anche dal degrado e dalla sporcizia. Dobbiamo fare in modo – ha aggiunto – che torni la voglia di investire e vivere a Udine».
«Prima il programma quindi – ha rimarcato Falcone –, poi la scelta del candidato» che – hanno assicurato in coro ieri da palazzo Kechler – «non sarà calato dall’alto» o, ha sottolineato Blasoni, «vincolato ad accordi regionali». Il centrodestra udinese rivendica insomma un ruolo centrale per la città anche sul piano politico.
La sfida al centrosinistra è lanciata. Nei confronti dei grillini che «in Fvg non hanno raggiunto gli stessi risultati di Roma o Torino» invece Michelini ha ricordato come in Consiglio comunale ci sia stata «condivisione su molti temi», tanto che Berti non ha escluso possibili accordi nell’eventualità di un ballottaggio. Una considerazione decisamente prematura che fa capire però come non ci sia una preclusione al dialogo nei confronti dell’universo pentastellato che comunque – ha messo i puntini sulle “i” Franz – «siamo pronti a sfidare». La scelta del candidato arriverà entro l’autunno. «Al momento abbiamo diversi nomi autorevoli - ha assicurato Blasoni - e anche questo è indice del fatto che il centrodestra è cresciuto e può contare su un gruppo dirigente con personalità di rilievo».
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