Biogas a San Foca, «l’impianto è sicuro»

San Quirino, l’Arpa risponde ai quesiti del comitato cittadino. Il sindaco: «Niente trionfalismi, ma conferma di correttezza»

SAN QUIRINO. Il dipartimento provinciale di Pordenone dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa), tranquillizza le preoccupazioni del comitato cittadino per la salvaguardia di San Foca, che da ottobre si sta battendo contro l’impianto di biogas da circa un megawatt, realizzato in zona Papidor e di proprietà della società agricola Sito Energy. «Per quanto di competenza, l’opera possiede tutti i requisiti previsti allo stato attuale da leggi e regolamenti applicabili al caso – rende noto da Pordenone il direttore responsabile del procedimento, Antonella Zanello –. Gli eventuali giudizi rientranti nella discrezionalità tecnica di valutazione dell’Agenzia tengono conto delle attuali conoscenze relativamente all’uso delle biomasse per la produzione di energia elettrica con la tecnologia proposta nel progetto».

Ulteriore garanzia di sicurezza è l’attività di controllo sulla gestione dell’impianto che l’Arpa farà da qui al futuro. Tutto questo è scritto nella lettera che l’Arpa, nei giorni scorsi, ha inviato al comitato per la salvaguardia di San Foca in risposta ai quesiti da quest’ultimo sottoposti all’organo di controllo lo scorso novembre. Vista la dimensione dell’impianto di San Foca, le preoccupazioni degli oppositori e delle minoranze consiliari che a dicembre hanno bocciato in consiglio le direttive alla convenzione Comune-Sito Energy per la gestione dello stesso, sono infatti relative al rischio inquinamento ambientale e di danno alla salute dell’uomo. Rischio che per l’aria e l’acqua e il suolo secondo l’Arpa non c’è. Per conoscenza, la risposta dell’Agenzia è andata anche al sindaco Corrado Della Mattia, che dice: «Nessun commento trionfalista da parte mia, ma la semplice constatazione che oggi i tempi sono cambiati: la normativa è rigida e gli organi competenti sono molto attenti nel valutare le autorizzazioni di impianti di questo tipo. Comprensibili le preoccupazioni dei cittadini, ma questa è l’ennesima conferma di quanto abbiamo sempre detto, ovvero che l’amministrazione comunale di San Quirino non ha fatto altro che seguire le procedure, che non è stata sua competenza concedere al privato l’autorizzazione, ma che se non ha opposto obiezioni è stato proprio perché non c’era motivo di dubitare della correttezza dell’iter».

Per Della Mattia c’è di più. «Proprio perché sicuri – aggiunge infatti il sindaco –, tanto da essere sostenuti dalla Coldiretti, altri piccoli impianti di biogas potrebbero essere realizzati a San Foca, frazione a maggiore tradizione agricola. Già un altro agricoltore della zona – fa sapere il sindaco – è venuto ad informarsi sulla procedura di autorizzazione di un tale impianto. Sarà, se autorizzato, un impianto più piccolo di quello del Papidor, poiché servirà alle sole abitazione ed attività dell’imprenditore, ma ciò dimostra che gli agricoltori hanno interesse per questa forma alternativa, sicura ed economica di produzione di energia».

Milena Bidinost

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