Bimba di 2 anni azzannata al volto da un cane: multata la proprietaria
Claut: la piccola stava passeggiando con la mamma su un sentiero pubblico quando è stata morsa

CLAUT. Mille euro di multa: è la condanna inflitta per lesioni colpose dal giudice di pace Raffaella Garofalo a Maria Luisa Parutto, 55 anni, residente a Claut, proprietaria di un cane privo di assicurazione che il 29 agosto 2014 aggredì una bambina di due anni.
L’imputata gestiva un tempo un tabacchino. La piccola stava passeggiando con la mamma sul sentiero “Beccher” quando era stata morsa al volto da un cane di piccola taglia. Il meticcio aveva il guinzaglio ed era legato a una catena molto lunga, che gli consentiva di uscire dal cancello della proprietà privata e di stazionare sdraiato sul sentiero pubblico fra via Roma e via Bortolotto.
Solo la prontezza della madre aveva scongiurato il peggio: la bimba aveva riportato una ferita lacero-contusa di tre centimetri allo zigomo e si era ritrovata con escoriazioni sulla palpebra. Se fosse stata azzannata qualche centimetro più in basso, avrebbe potuto perdere l’occhio.
Subito la bimba era stata portata al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Pordenone, dove le erano stati praticati dieci punti di sutura. I genitori avevano quindi presentato un esposto dettagliato ai carabinieri di Cimolais. Anche altri residenti si erano recati nella stazione dell’Arma a portare la loro testimonianza sull’atteggiamento aggressivo dell’animale. La vicenda suscitò clamore a Claut, con discussioni sui social e in municipio.
Nel capo di imputazione le lesioni sono state giudicate guaribili in sette giorni, l’avvocato di parte civile Fabiano Filippin, che difendeva bimba e genitori in mandato congiunto con Laura Presot, ha documentato una ventina di giorni di prognosi e il rischio di cicatrici permanenti.
Il giudice di pace ha condannato Parutto anche al pagamento di una provvisionale di 1.500 euro alla famiglia. Gli altri danni saranno quantificati in separata causa civile. All’imputata, difesa dall’avvocato Danilo De Vito, sono state riconosciute le circostanze attenuanti generiche.
Il pm Federico Facchin ha contestato all’imputata di non aver custodito con le debite cautele il proprio cane e di non aver impedito che l’animale aggredisse repentinamente la bambina mentre transitava lungo il sentiero. Ieri la vicenda si è conclusa in primo grado. Resta ora la causa civile per il risarcimento.—
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