Bimba azzannata dal cane, la proprietaria davanti al giudice

Claut: nel 2014 la piccola, di 2 anni, riportò una lacerazione al volto. Il reato ipotizzato è lesioni colpose. L’animale era legato in un giardino, ma la catena gli consentiva di sconfinare in suolo pubblico

CLAUT. E’ finita in tribunale, la questione del cane che a Claut ha più volte azzannato persone, tra le quali una bambina, creando paura e apprensione. La proprietaria è stata infatti citata dalla procura di fronte al giudice di pace di Pordenone.

La prima udienza si è tenuta l’altro giorno davanti al giudice Raffaella Garofalo, che ha rinviato ogni decisione per capire se esistano margini di composizione bonaria tra le parti. Il reato ipotizzato è lesioni colpose dovute alla noncurante gestione dell’animale.

A causa di un morso, una bambina di 2 anni ha rischiato di perdere un occhio e ora lamenta una vistosa cicatrice al volto. Era la fine di agosto del 2014 e i genitori presentarono un dettagliato esposto ai carabinieri di Cimolais. A supportare la denuncia vi sono delle testimonianze di altri residenti, tutti minacciati o morsicati dal cane della donna.

La clautana proprietaria dell’animale è assistita dall’avvocato Danilo De Vito, mentre la famiglia della bimba dai legali Fabiano Filippin e Laura Presot.

Due anni fa, la vicenda fece scalpore in quanto per settimane vi erano state discussioni sui social network e in municipio circa la condotta dell’animale. Gli stessi genitori della piccola si erano più volte lamentati della pericolosità del cane. In pratica, la classica “cronaca di un disastro annunciato”.

A fine agosto, infatti, a rimetterci fu una bambina di 2 anni, che riportò una lacerazione al volto che richiese l’intervento dei sanitari del pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Pordenone e dieci punti di sutura. Stando a quanto ricostruito, il cane, un meticcio di media taglia, era legato a una catena all’interno di una proprietà privata.

La lunghezza della fune, però, pare permettesse all’animale di sconfinare in suolo pubblico, nello specifico in via Roma. Diverse persone si erano lamentate di questo fatto, anche perchè il meticcio, forse proprio perchè costretto alla catena, aveva mostrato più volte atteggiamenti aggressivi. La situazione è precipitata a fine agosto, quando ad essere morsicata al volto è stata una bambina.

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