Biblioteca, sezione su temi omosessuali

PORDENONE. Nel marzo scorso, a un anno dalla morte di Italo Corai, storico esponente del mondo omosessuale nonché precursore in città di importanti battaglie sui diritti civili, il professor Bruno Cadamuro, suo amico di lunga data, e il presidente dell’Arcigay Friuli “Nuovi passi”, Giacomo Deperu, lanciarono, dalle colonne del Messaggero Veneto, un appello affinché venisse costituita, in biblioteca civica, una sezione dedicata alle tematiche omosessuali. Un accorato invito fatto proprio dall’assessore alla Cultura, Claudio Cattaruzza, che, in questi mesi e con le risorse a disposizione, è stato concretizzato.
Sabato prossimo il traguardo con la cerimonia di inaugurazione della sezione sulla cultura omosessuale nella biblioteca multimediale di piazza XX Settembre. Raccoglie 400 libri, in gran parte provenienti dal lascito Corai, che sono stati catalogati e diventano ora patrimonio comune.
Nell’occasione verrà organizzato un evento culturale che avrà luogo, per l’appunto, alle 18 nella saletta Teresina Degan della biblioteca con il patrocinio del Comune. Sarà, infatti, presentato il libro “Cani randagi” di Roberto Paterlini, che ha vinto il premio “La giara” 2012. A intervistarlo lo scrittore e direttore di Pordenonelegge, Gian Mario Villalta, e Francesco Gnerre, giornalista e saggista, autore de “L’eroe negato - omosessualità e letteratura nel Novecento italiano”.
Nell’occasione, con l’introduzione di Bruno Cadamuro, si terrà una tavolta rotonda dal titolo “Omosessualità e diritti: ieri, oggi, domani”, alla quale interverranno Giacomo Deperu, Francesco Bilotta, dell’Avvocatura per i diritti Lgbti “Rete Lenford”, e, in videoconferenza da Torino, Angelo Pezzana, fondatore, nel 1971, del “Fuori!”, il primo movimento omosessuale in Italia. Una partecipazione significativa, quella di Pezzana, perché l’ultimo evento che volle organizzare a Pordenone Corai, prima di morire, fu un dibattito proprio con il leader del “Fuori!”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto