Bassa friulana invasa dalla cimice asiatica

Da San Giorgio a Muzzana muri ricoperti dagli insetti. Gli agricoltori: danni alle coltivazioni a Carlino e Porpetto

SAN GIORGIO. La Bassa friulana centrale è di nuovo infestata dalle cimici. Succede a San Giorgio di Nogaro, Torviscosa, Porpetto, Carlino e Muzzana del Turgnano: quando ormai si pensava di aver superato la fase critica legata al taglio della soia, ecco una nuova invasione di insetti.

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I muri e i sottotetti delle case dei tre paesi sono ricoperti dagli insetti e neppure la continua pulizia con aspirapolveri, prodotti chimici e fai da te, marchingegni a ultrasuoni riescono a risolvere il problema. Non solo: le cimici stanno compromettendo le coltivazioni negli orti crando anche danni economici.

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Sono ormai all’esasperazione gli abitanti di questi comuni invasi dalla cimice marmorata asiatica (qui conosciuta con il nome di “pudjese”). Si infilano nelle zanzariere, tra le tende da sole e riescono a entrare in casa anche attraverso le porte.

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Particolarmente colpita la periferia di Muzzana del Turgnano, i cui abitanti sottolineano come le cimici stiano tappezzando le pareti dei muri esterni e i sottotetti: «Una cosa terribile».

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Sotto critica le coltivazioni di soia: «Non è possibile che venga seminata a pochi metri dalle abitazioni, siamo invasi: muri e finestre presi d’assalto».



Danni alle coltivazioni dell’uva e della frutta a San Giorgio: gli agricoltori che si sono attardati nella raccolta hanno la produzione a rischio. Nella periferia, un imprenditore agricolo lamenta danni ai vigneti. C’è chi racconta che attaccano anche le noci.

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Invasa anche Carlino, soprattutto la periferia est, «colpita da una quantità impressionante» di insetti che, secondo alcuni coltivatori del settore bio, sono sgraditi persino agli uccelli: non le mangiano.

Nel comune di Porpetto non va meglio: c’è chi afferma che è diventato impossibile aprire le finestre:entrano in casa anche se ci sono le zanzariere, basta un nulla perché si infiltrino.

Chi produce verdura e frutta per i mercati afferma che adesso è impossibilitata a farlo: «Gli ultimi pomodori sono da buttare, tutti raggrinziti e dal cattivo gusto dopo che le cimici hanno succhiato il succo, mentre le verdure a foglia sono invendibili perché piene zeppe dell’insetto. Idem per mele e cachi».

Anche a Torviscosa, soprattutto al Villaggio Roma, la situazione è difficile: con l’abbassamento delle temperature le case si sono tappezzate di cimici, tra la disperazione degli abitanti. —
 

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