Barca affonda a Grado, salvate dalla Guardia costiera le quattro persone a bordo

GRADO. Dieci persone salvate in mare in quattro differenti interventi dalla Guardia costiera di Monfalcone e il dipendente Ufficio di Grado.
Il primo allarme è stato lanciato alle 14.30 di lunedì 29 giugno, a Grado, dove, un natante da diporto di circa 6 metri con quattro persone a bordo, 2 coppie dell’area del Monfalconese, ha iniziato a imbarcare acqua, in località Banco d’Orio. Immediata la risposta del sistema di coordinamento del soccorso, a Monfalcone, che ha disposto l’uscita del battello pneumatico GCB43 della Guardia costiera di Grado. Raggiunto il natante, ormai semi affondato, i militari hanno tratto in salvo i diportisti e li hanno portati in sicurezza nel porto di Grado.
Il secondo allarme è arrivato, verso le 15, nelle acque adiacenti a Punta Sdobba a Grado. Un’unità di circa 6 metri, con due persone a bordo, è rimasta con il motore in avaria. Disposto immediatamente l’impiego del battello pneumatico GCB44 della Guardia costiera di Monfalcone che ha fornito assistenza e ha assicurato il sicuro rientro nel porto di Monfalcone dei due diportisti, entrambi ultrasettantenni.
I restanti interventi hanno visto protagoniste due unità incagliate in località Mula di Muggia. Una imbarcazione a motore di circa 10 metri, incagliata nel pomeriggio di lunedì 29 giugno, ha richiesto immediatamente assistenza a causa del peggioramento delle condizioni meteo. Il battello pneumatico GCB43 dell’Ufficio circondariale di Grado, già in zona per altra attività, è intervenuto tempestivamente, facendo trasbordare le persone a bordo – due uomini della provincia di Udine - in sicurezza al molo torpediniere di Grado.
Un’altra unità a motore di circa 13 metri è rimasta incagliata in una zona di bassi fondali già da domenica 28 giugno ma solamente nel tardo pomeriggio di lunedì 29, a causa del peggioramento del meteo e una marea non favorevole, i due diportisti hanno richiesto assistenza alla Guardia Costiera per sbarcare. È intervenuto il gommone GCB43 di Grado che, dopo numerosi e complessi tentativi di recupero, martedì 30 giugno, alle prime luci dell’alba e grazie a una lieve alta marea, è riuscito a trarre in salvo i due diportisti – una coppia di Treviso.
La Guardia Costiera raccomanda a tutti i diportisti di intraprendere la navigazione sempre dopo aver verificato le previsioni metereologiche della zona, dopo aver verificato le zone di bassi fondali rispetto alla rotta programmata e di controllare le dotazioni di sicurezza dell'unità, assicurandosi di avere al seguito anche un telefono cellulare carico.
Per l'emergenza in mare è attivo, oltre al N.U.E. 112, anche il numero blu 1530, gratuito su tutto il territorio nazionale ed attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno.
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