Baratto amministrativo a Porcia il progetto c’è

Il vicesindaco: abbiamo già approvato il regolamento, siamo pronti a partire Il Comune ha un credito per multe e tributi non pagati di circa 1,2 milioni
Di Miroslava Pasquali
ANTEPRIMA udine 09-12-2004.NUOVA AIUOLA FUORI PORTA MANIN.Continuano i lavori di abbellimento della città, i giardinieri del Verde Pubblico stanno sistemando lo spartitraffico di via Manin.
ANTEPRIMA udine 09-12-2004.NUOVA AIUOLA FUORI PORTA MANIN.Continuano i lavori di abbellimento della città, i giardinieri del Verde Pubblico stanno sistemando lo spartitraffico di via Manin.

PORCIA. Il “baratto amministrativo” a Porcia è quasi realtà. Il meccanismo prevede per i cittadini, singoli o in gruppo, la possibilità di estinguere un debito maturato nei confronti del Comune svolgendo un lavoro utile alla comunità.

Se a Sacile, proprio in questi giorni, è stata annunciata una mozione che verrà sottoposta al consiglio comunale liventino per introdurre l'interessante novità, a Porcia sulla carta è già possibile usufruire di questa opportunità.

«Il nostro municipio – spiega il vicesindaco purliliese Giuseppe Moras – si è incamminato su questa strada già a maggio, approvando il regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e rigenerazione dei beni comuni urbani». L’ente locale, nel principio di sussidiarietà, si impegnava dunque a sostenere e promuovere le azioni dei cittadini intenzionati a prendersi cura del patrimonio pubblico. Tra le pieghe di questo regolamento si contempla anche l’opzione del “baratto amministrativo”. «Il Comune – sottolinea Moras – può deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti alla tipologia di attività posta in essere. Da quando il testo è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale, i nostri funzionari sono al lavoro per individuare chi possa aderire all'opportunità del “baratto”, i progetti applicabili, i limiti di spesa e di reddito, gli obblighi del cittadini richiedente e tutti quegli aspetti collegati all'iniziativa».

Porcia è stato il primo Comune in regione ad adottare questo regolamento (lanciato in Italia da Bologna, che l’ha ripreso da un’idea dell’associazione Labsus), facendo da apripista anche a Pordenone, Trieste e Tavagnacco, Municipi che sono in fase di approvazione del testo. La novità di questo provvedimento sta nello “sfruttare” le opportunità previste e consentite dal cosiddetto decreto “Sblocca Italia”, che contempla appunto una forma di “baratto amministrativo” a riscatto dei debiti dei cittadini nei confronti delle pubbliche amministrazioni.

Tributi locali e multe non pagate potrebbero dunque essere estinti con una soluzione diversa dal tradizionale esborso economico. Si pensi che a Porcia le pendenze degli automobilisti con l’ente locale per il mancato pagamento delle sanzioni comminate per infrazioni (a vario titolo) al Codice della strada comportano un ammanco complessivo alle casse comunali superiore a 1,2 milioni di euro. Somma per rientrare in possesso della quale l’ente locale ha avviato il procedimento di riscossione coattiva attraverso Equitalia.

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