Banda del fotovoltaico, via 100 mila euro a Valvasone

Il blitz nell’allevamento avicolo Vegnaduzzo: rubati circa 400 pannelli solari. I ladri hanno “lavorato” per ore

VALVASONE ARZENE. La banda del fotovoltaico colpisce ancora nel Friuli occidentale. Stavolta nel mirino dei ladri è finito l’allevamento di polli Vegnaduzzo a Valvasone Arzene, nelle Grave.

Nella notte fra sabato e domenica sono spariti dal tetto dell’allevamento quasi 400 pannelli fotovoltaici, utilizzati dall’azienda agricola per la produzione di energia elettrica a servizio della sede produttiva. L’ammontare del danno, secondo le prime stime, si aggira sui 100 mila euro.

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Per smontare, uno a uno, gli impianti dalla copertura e caricarli su un camion, i ladri hanno impiegato svariate ore, se non l’intera notte. Un lavoro minuzioso, vista la delicatezza con la quale devono essere managgiati i pannelli, per evitare che rimangano danneggiati.

Il colpo è stato pianificato accuratamente, senza lasciare nulla al caso. All’opera, una banda di professionisti, specializzata in questa particolare tipologia di furti su commissione.

Solitamente i pannelli vengono smerciati nei mercati dell’Est o del Medio oriente. Tutte le piste sono al momento aperte.

Sul caso indagano i carabinieri della stazione di Casarsa della Delizia, ai comandi del maresciallo Stefano De Luca. Massimo riserbo, al momento, da parte degli inquirenti. In questa fase delicata

I sopralluoghi sul posto a caccia di indizi hanno impegnato i militari dell’Arma per l’intera giornata di domenica, quando è scattato l’allarme dei proprietari dell’allevamento, e ieri mattina.

I ladri sapevano che l’azienda agricola non è dotata di telecamere. La zona in cui sorge è isolata, allo stabilimento durante la notte non c’era nessuno. È probabile che per riuscire a portare via i pannelli fotovoltaici i ladri abbiano dovuto effettuare più viaggi con il camion: i pannelli sono stati portati in un luogo sicuro, dal quale poi saranno trasportati verso la destinazione finale. Lo si desume dalle tracce dei passaggi trovate dai carabinieri.

Un colpo analogo è stato messo a segno lo scorso febbraio a Cordovado. Anche allora i pannelli fotovoltaici erano stati rimossi dai tetti degli allevamenti. Il bersaglio? L’Al.Co. srl in via Morsano a Cordovado. Trecento i pannelli trafugati, per un danno ingente: circa 100 mila euro l’ammontare del bottino.

Che vi sia la stessa mano dietro i due colpi? I carabinieri al momento non lo escludono. Le modalità operativa dei due furti presentano varie analogie: la scelta dell’obiettivo (un allevamento), la zona di campagna isolata, l’assenza di tracce, l’ingente bottino, la precisione chirurgica con la quale hanno agito i ladri.

Soltanto una banda specializzata è in grado di perpetrare un furto di così vaste dimensioni. Il che fa presumere, anche, che sia stato pianificato a lungo, previo sopralluogo. Anche su questo fronte si muovono gli investigatori dell’Arma: nelle vicinanze dell’allevamento, nelle settimane precedenti, sono stati notati movimenti o persone sospette?

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