Banca Intesa San Paolo chiude due filiali Parte la raccolta firme
VILLA SANTINA
È partita ieri la raccolta firme promossa da un comitato spontaneo di cittadini di Villa Santina contro la chiusura, decisa da Banca Intesa Sanpaolo e prevista a metà dicembre, delle filiali di Villa Santina e Ampezzo. Il portavoce del comitato, Nazzareno Martinelli, ieri per prima cosa si è recato al municipio di Villa Santina con la petizione e l’ha illustrata al sindaco, Domenico Giatti, e all’assessore Paolo Damiani, che sono stati i primi firmatari della richiesta a Intesa Sanpaolo per il mantenimento di almeno una filiale full time aperta tra Villa Santina e Ampezzo «al fine di evitare disagi insostenibili per i clienti che vivono nei comuni limitrofi e in zone non servite da connessioni on line».
La petizione evidenzia i forti disagi che la chiusura degli sportelli bancari di Ampezzo e Villa Santina procurerà anche all’utenza di Lauco, Raveo, Enemonzo, Socchieve, Forni di Sotto e Sauris alla luce dei problemi alla viabilità specie in inverno e di una non efficace e talvolta assente connettività internet. «Chiedere alla clientela un ulteriore sacrificio di spostamento a Tolmezzo – rileva la petizione – significa non considerare l’unicità di questi territori di montagna che abbisognano di un potenziamento dei servizi essenziali e non di un depauperamento, significa non riconoscere quella funzione sociale che anche la presenza di uno sportello bancario offre ai cittadini in località montane poste al di fuori dei maggiori contesti urbani». Lo sportello di Villa Santina è alla confluenza di due importanti direttrici viarie: verso la Val Tagliamento e verso la Val Degano, Sappada e il Bellunese.
La petizione di Villa Santina indica in questi anni «una vitalità demografica significativa ma anche uno sviluppo interessante» sul fronte imprenditoriale. Lo sportello di Ampezzo, sottolinea la petizione, serve la sua comunità, ma anche Forni di Sotto e Sauris, zona a grande valenza turistica distante da Tolmezzo circa 40 chilometri. La presenza dei due sportelli risulta necessaria «pena una desertificazione sempre più evidente del territorio e dei suoi servizi essenziali e un venir meno di quei buoni propositi che questo istituto di credito si era prefisso. Siamo certi che la più importante Banca in Italia saprà sicuramente trovare una soluzione condivisa rispetto a queste nostre richieste». —
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