Bambino morto nell'incendio di Pinzano, l'incontro con i vigili del fuoco: "Grazie per il vostro lavoro"

La numerosa delegazione, composta da uomini e donne della comunità, era condotta da Billa Salama, presidente regionale della comunità stessa, Bance Adama, segretario, e l’Imam Issa Gnegne.

PORDENONE. Una delegazione dell’associazione della comunità Burkinabé, ovvero degli abitanti del Burkina Faso residenti nella provincia di Pordenone, si è recata presso il Comando provinciale dei Vigili del fuoco per incontrare il personale che martedì 12 ha operato durante il tragico incendio di un’abitazione, a Pinzano al Tagliamento, dove ha perso la vita un bambino di 5 anni e due uomini sono rimasti feriti, uno dei quali si trova ancora ricoverato presso l’ospedale di Udine.

La numerosa delegazione, composta da uomini e donne della comunità, era condotta da Billa Salama, presidente regionale della comunità stessa, Bance Adama, segretario, e l’Imam Issa Gnegne.

Bimbo di 5 anni muore soffocato dal fumo, i fratelli intossicati nel rogo della casa


Nell’incontro con il comandante provinciale e gli uomini della squadra della sede di Spilimbergo, ovvero quelli che per primi hanno portato i soccorsi, a cui si è successivamente aggiunta un’altra squadra proveniente dal distaccamento di Maniago ed una da Pordenone, le parole di Billa Salama hanno colpito tutti presenti che ancora conservano le emozioni di quanto accaduto. “Una sola parola, semplice ma piena di significato: grazie”, ha detto, Billa Salama, sottolineando l’importante ruolo che hanno persone come i vigili del fuoco nel difendere la vita delle persone, in particolare quella dei bambini.

Il comandante Minisini, per parte sua, ha ricordato le difficoltà operative di quei momenti ma anche le altre in cui possono incorrere quotidianamente i vigili del fuoco nello svolgimento del proprio lavoro in soccorso alle persone. Un affettuoso saluto tra i presenti ha chiuso il breve incontro, ma quello più intenso è stato indubbiamente dedicato al vigile del fuoco che a Pinzano era entrato nell’abitazione in fiamme alla ricerca del povero Abdul, una stretta di mani idealmente proposta a tutti i vigili del fuoco dalla comunità Burkinabé.  
 

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