Azioni ingannevoli la Civibank risarcirà i danni a due risparmiatori
La Banca popolare di Cividale, oggi Civibank, è stata condannata a risarcire due risparmiatori, marito e moglie, che avevano investito parte dei loro risparmi nelle azioni emesse dallo stesso istituto di credito. La sentenza, che riconosce alla coppia una somma complessiva di 33.806 euro, oltre agli interessi, è stata emessa dall’Arbitro per le controversie finanziarie
In entrambi i casi, l’Acf rileva come la banca non abbia correttamente assolto agli obblighi di informazione previsti dalla legge, avendo in particolare trascurato di rendere edotti i risparmiatori della natura illiquida delle azioni e, quindi, della loro sostanziale inalienabilità. Ai risparmiatori, piuttosto, la banca aveva garantito che le azioni si sarebbero apprezzate nel tempo e che, in caso di necessità, avrebbero potuto essere facilmente cedute a terzi. I tentativi di vendita delle azioni, invece, non avrebbero dato alcun esito.
Come evidenzia l’avvocato Matteo Moschini, di Treviso, che ha assistito i due risparmiatori, l’Azf ha giudicato gravi le irregolarità compiute da Civibank in sede di compilazione dei questionari Mifid. «A entrambi i clienti la banca, da un anno all’altro – afferma il legale –, artatamente aveva alzato il profilo di rischio con l’evidente intento di far loro sottoscrivere le azioni emesse».
Da qui, consultato lo studio legale e messi al corrente delle «gravi e molteplici scorrettezze messe in atto dalla banca nei loro confronti», la decisione di rivolgersi all’Arbitro, che, in circa un anno, si è pronunciato su entrambe le domande. «Numerosi i ricorsi che saranno ora presentati per conto di soci della Civibank – annuncia l’avvocato Moschini –, che potranno giovarsi delle due importanti decisioni in argomento». —
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