Azienda sconfigge la crisi, in vista 40 assunzioni

CERVIGNANO. Fatturato in crescita, aumento della forza lavoro e commesse conseguite in un territorio sempre più ampio. Se da una parte molte aziende risentono della crisi economica, in via Cisis, a Strassoldo, c’è un imprenditore che ha deciso di ampliare la propria attività contribuendo a creare nuova occupazione. Nei prossimi anni si parla di quaranta nuove assunzioni. Una notizia a dir poco positiva per il territorio, un segnale di speranza in tempi di crisi.
Non capita certo tutti i giorni sentire di una realtà imprenditoriale capace di andare controtendenza. La Friulair srl, che festeggerà il venticinquesimo anniversario il prossimo anno, produce essiccatori per il trattamento dell’aria compressa. Opera soprattutto all’estero. Gli affari vanno bene, tanto che il titolare, Luigi Vaccaro, 62 anni, ha deciso di costruire un altro capannone in ampliamento all’esistente di proprietà.
«Sono 8500 metri quadri di capannone, più 900 metri quadri di uffici – spiega –. A dicembre i lavori saranno definitivamente ultimati e la nuova struttura sarà operativa. Riceviamo ogni giorno almeno dieci domande di assunzione. Ovviamente l’ampliamento ci consentirà di creare anche nuova occupazione sul territorio. Ho sempre cercato - si affretta a precisare - di impegnarmi molto per portare avanti l’azienda, forse è anche per questo che gli affari vanno bene. Lavoriamo in tutto il mondo e in tutta Europa. Abbiamo un’altra azienda anche in Thailandia, si chiama “Friulair Tai”, e serve solo i mercati dell’Estremo Oriente».
La Friulair è pronta a far partire un nuovo prodotto sul mercato: si tratta di “Water Chillers”, un dispositivo che raffredda l’acqua. «Nei prossimi anni – dice Vaccaro – questo prodotto porterà nuovo lavoro. Riusciremo ad assumere dalle trenta alle quaranta persone in più. Per superare la crisi bisogna credere in quello che si fa e proporre al cliente un prodotto che abbia un ottimo rapporto tra qualità e prezzo. Inoltre, la risposta deve essere immediata».
Vaccaro non nasconde che il problema delle tasse si fa sentire. «In Austria – commenta - si paga il 25 per cento di tasse, mentre in Italia siamo circa al 62 per cento. C’è qualcosa che non va. Mi hanno chiesto più volte di trasferirmi, ma credo nell’Italia e voglio costruire qui il futuro dei miei figli». Il sindaco, Gianluigi Savino, rivolge un plauso all’imprenditore. «In un momento come questo – sottolinea - trovare una persona che vuole ampliare la propria attività è raro. Abbiamo fatto il possibile per accelerare i tempi e dare una risposta a questa richiesta. Un imprenditore al quale vanno bene gli affari e che ha voglia di investire e assumere va favorito e aiutato».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto