Azienda friulana di aerei ed elicotteri alla conquista del mercato cinese

Alpi aviation, che opera a San Quirino, ad un passo dalla costituzione di una joint venture. «Restiamo in Italia, ma quanto è difficile fare impresa»

PORDENONE. Alpi aviation srl ad un passo dalla costituzione di una joint venture con un gruppo cinese. La partnership «non ancora completata al 100 per cento» permetterà all’azienda con sede a San Quirino e uno stabilimento in Croazia, di entrare nel mercato asiatico «molto promettente».

Conferma che sono stati messi da tempo i ferri in acqua il socio fondatore Corrado Rusalen: «Stiamo lavorando per una joint venture importante dall’altra parte del mondo. Quello asiatico è un mercato emergente che promette bene».

Il Pionner team, la pattuglia “acrobatica” dell’azienda pordenonese, associazione sportiva che funge da biglietto da visita sotto forma di vetrina volante, da dodici anni si esibisce nel mondo: Corea del Sud, Emirati Arabi, Giappone, Libia e, naturalmente, Europa; 300 manifestazioni in un decennio.

«L’anno scorso siamo stati in Cina per la prima volta. Quest’anno ci hanno richiamati e abbiamo fatto tre manifestazioni. Abbiamo unito l’utile al dilettevole e in questa occasione abbiamo messo a punto la joint venture». In che cosa consisterà?

«Nell’avvio di una struttura per produrre i nostri aeroplani e i nostri elicotteri in Cina per il mercato asiatico, che è molto grande e per molti versi inesplorato». Si tratta di una scelta strategica, ma anche di un ancoraggio: «In Italia, infatti, l’imprenditore ha sempre i bastoni tra le ruote. Recentemente abbiamo partecipato a una fiera nella Repubblica ceca: ebbene, il Governo locale ha sostenuto tutte le spese. Si immagini qui...».

L’idea di costruire velivoli ultraleggeri dotati di una linea e di prestazioni del tutto simili, se non superiori, ai velivoli di aviazione generale, era venuta a un gruppo di costruttori amatoriali, che l’hanno concretizzata verso la metà degli anni Novanta.

Attualmente Alpi aviation produce il Pioneer 400 (in catalogo anche Pioneer 200, 300 e 330 Acro), velivolo a quattro posti che «vendiamo in tutto il mondo» ed ha conquistato la copertina delle riviste specializzate.

Fatturato annuo di circa 4 milioni di euro, dagli stabilimenti di San Quirino (dove si trova l’unità progettuale e assemblativa) e della Croazia (unità produttiva) escono 32 velivoli l’anno, oltre a elicotteri Syton Ah 130 e droni Mini e Micro Uav per le Forze armate, nello specifico per pattugliatori, di Aeronautica, Esercito e Marina militare.

L’azienda annovera una cinquantina di dipendenti e lavora con un indotto di una decina d’aziende che danno lavoro ad altrettanti lavoratori.


 

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