Avvelenata dai funghi, muore donna di 74 anni

Li aveva raccolti lei stessa. Inutili la corsa in ospedale a Udine e i tentativi dei sanitari. L’Ispettorato micologico avverte: i casi di intossicazione sono in aumento
Padre e figlia morti a causa di funghi velenosi, mentre la mamma aspetta il trapianto di fegato: le sue condizioni sono disperate. È accaduto a San Giorgio, nel comune di Cascina (Pisa). Come riconoscere i funghi velenosi, i sintomi dell'avvelenamento e cosa fare in caso di intossicazione
Padre e figlia morti a causa di funghi velenosi, mentre la mamma aspetta il trapianto di fegato: le sue condizioni sono disperate. È accaduto a San Giorgio, nel comune di Cascina (Pisa). Come riconoscere i funghi velenosi, i sintomi dell'avvelenamento e cosa fare in caso di intossicazione

UDINE. Ha mangiato i funghi che aveva raccolto, è stata male ed è morta all’ospedale di Udine. È tutto quello che è trapelato ieri sera sulla triste fine di Elvira Mondin, 74 anni, che abitava in via Pirandello, nel quartiere pordenonese di Villanova, dove la notizia della sua morte improvvisa si è diffusa velocemente nella giornata di ieri.

La donna si è sentita male dopo aver mangiato dei funghi che, appunto, lei stessa aveva raccolto. Il trasferimento all’ospedale di Udine si è rivelato inutile: al suo arrivo al Santa Maria della Misericordia le condizioni della donna erano ormai disperate. Gli operatori sanitari hanno fatto il possibile per far sopravvivere la donna, senza purtroppo riuscirci.

L’esperto mette in guardia dal “fai da te”: meglio rivolgersi ai distretti sanitari
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Le analisi compiute hanno stabilito che si è trattato di un caso conclamato di avvelenamento. La Procura di Udine ha deciso che non sarà eseguita alcuna autopsia.

Ieri in via Pirandello, a Pordenone, i familiari si sono chiusi in un disperato silenzio. Ma la morte di Elvira Mondin ha sorpreso molti. Se è vero che i casi di intossicazione sono in aumento, quelli di morte si contano sulle dita di una mano. Di più, negli ultimi dieci anni non si sono verificati.

A fine ottobre erano oltre un centinaio le persone finite all’ospedale o agli ambulatori e tre gli interventi di trapianto di fegato. «Lo scorso autunno, un'intera famiglia è arrivata al Pronto soccorso per aver mangiato i funghi raccolti in giardino». A parlare è Cinzia Cerea dell'Ispettorato micologico. Il Dipartimento di prevenzione dell'Ass 4 ogni lunedì e martedì dalle 8.30 alle 10.30 offre il servizio gratuito di controllo dei funghi. Un'attività che proseguirà fino all'11 novembre, ma che, comunque, può essere sempre richiesta su appuntamento».

«Quest'anno il rischio è ancora maggiore, vista la scarsità di funghi, quindi invitiamo i cittadini a contattare il personale dell'ispettorato micologico prima di consumarli dopo la raccolta» avverte la Cerea. Questo dovrebbe essere il periodo migliore per porcini, galletti, i finferli e mazze di tamburo, in realtà quest'anno, assicura il personale dell'Ispettorato micologico, non ce ne sono molti. «È quindi più facile che chi ricorre alla raccolta di funghi per consumo personale o come fonte di integrazione al reddito si esponga a rischi utilizzando anche specie poco conosciute» avverte la Cerea.

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