Aveva finito gli studi a ottobre con “Risveglio di Primavera”

UDINE. Ventisettenne di Brunato, in provincia di Como, e per anni studente alla “Nico Pepe” di Udine, Raphael Schumacher si era diplomato a ottobre, e da poco aveva preso domicilio a Pisa dove frequenta l'Università. Raphael è nato da madre italiana e padre tedesco, quest’ultimo musicista dell’Orchestra Europea con sede in Germania.
Figlio d’arte, insomma. Una strada già tracciata sul solco del padre, scomparso un anno fa per una malattia. Raphael si era presentato quattro anni fa bussando alla porta di Largo Ospedale Vecchio, dove ha sede l’Accademia Nico Pepe. Voleva diventare “qualcuno” e aveva scelto Udine dove, da quel palcoscenico, si sono affermati tanti attori a livello mondiale. Quattro anni di studi sofferti, vissuti ogni secondo (all’Accademia si studia dalle 10 del mattino fino alle 20).
Poco tempo, quindi, per frequentare i friulani e avere amici. «Raphael è ancora nel nostro cuore – dice la segretaria organizzativa, Diana Barillari –. Un ragazzo dolcissimo, una bella immagine per la nostra Accademia. Affettuoso e discreto allo stesso tempo».
«Il teatro – aggiunge ancora – è la sua vita, il suo senso di vivere. Ha tanto studiato per arrivare all’obiettivo del diploma». Un percorso formativo intenso. De Maglio aveva intravvisto in lui un talento. Voleva rinforzare caratterialmente quel ragazzo all’apparenza timido, ma che sul palco cambiava aspetto e si trasformava, diventando un attore di primo livello.
«È una persona delicata – ricorda Barillari – come delicati sono i suoi sentimenti. È duttile e versatile. E anche il fatto che conoscesse il tedesco e l’inglese gli faceva acquisire delle doti in più, sopra gli altri studenti». Risale al 30 ottobre la sua ultima esibizione a Udine. Coincide anche con la prova definitiva che gli vale il diploma. Insieme ai suoi compagni interpreta il “Risveglio di Primavera”, lavoro teatrale del drammaturgo tedesco Frank Wedekind. Raphael ha una parte da protagonista.
La interpreta benissimo. Lo spettacolo viene poi replicato a Mosca il mese successivo al Festival Internazionale Scuole di Teatro.
Precedentemente aveva calcato quattro volte il palcoscenico friulano con "Il Teatro vagante" a Mittelfest nel luglio 2015, "Tutti al Macello" al Teatro Nuovo Giovanni da Udine", Marat Sade" nel marzo 2015 e "Mort a Vendre" a Mittelfest 2014. (da.vi)
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto