Attacco degli Usa in Siria, i jet di Aviano potrebbero essere rischierati altrove

Come accadde nel 2015 in occasione dei primi raid. Intensa attività in volo. La replica: normali addestramenti

Usa, Trump annuncia attacchi in Siria: "Operazione congiunta con Francia e Regno Unito"

AVIANO. La pagina Facebook del 31° Fighter Wing dell’aeroporto Pagliano e Gori di Aviano ricordava la marcia per la consapevolezza del rischio del cancro al seno in programma oggi. Segno di normalità, almeno apparente nella struttura militare. Nella notte tra venerdì e sabato numerosi aerei si sono levati in volo tanto che in molti hanno associato l’attività notturna ad un coinvolgimento diretto degli F-16 negli attacchi alla Siria. Nei giorni scorsi dall’aeroporto Pagliano e Gori avevano chiarito che tutto procedeva regolarmente e che procedeva regolarmente l’attività addestrativa.



Al 31° Fighter Wing il livello di allerta rimane a “Bravo”, il secondo su una scala di quattro. E’ così ormai da molti anni. Probabile che, in vista di una escalation militare e di preoccupazione per la sicurezza dei militari statunitensi, vengano date indicazioni interne. Già negli ultimi anni i militari erano invitati a non farsi vedere fuori dalla Base in divisa.



Per quanto riguarda un coinvolgimento di aerei da Aviano nella crisi siriana, gli scenari sono due. Meno probabile il primo, con aerei che partono dalla pedemontana dalla Siria: la distanza di volo sarebbe di 6 ore. Più probabile un coinvolgimento con uomini e mezzi. Aviano sarebbe, quindi, una sorta di seconda linea, ma indispensabile per le operazioni di guerra. Nel 2015 in occasione dei primi raid sulla Siria, alcuni F-16 erano stati rischierai nella base turca di Incirlik.

Tutto comunque rimane avvolto nel segreto militare.
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto