Asilo di via Baldasseria senza giochi e arredi

Udine, nel vecchio Cas riaperto per accogliere 45 bambini in lista d’attesa manca tutto. Rimossa una capanna infestata dalle pulci. L’assessore: fondi pronti per la scuola
Udine 20 gennaio 2014 scuola dell'infanzia vecchia e nuova Foto Copyright Petrussi TURCO
Udine 20 gennaio 2014 scuola dell'infanzia vecchia e nuova Foto Copyright Petrussi TURCO

UDINE. I giochi li hanno portati da casa le mamme e i papà, gli arredi sono ancora carenti e nel cortile è appena stata rimossa una capanna infestata dalle pulci. Questa la situazione della “vecchia” scuola materna di via Baldasseria Media riaperta, lo scorso settembre, per accogliere i 45 bambini iscritti in lista d’attesa. L’edificio era stato chiuso l’anno prima dopo l’inaugurazione del primo asilo ecologico della città, costruito pochi metri più avanti.

Nessuno avrebbe immaginato di dover fronteggiare un boom di iscrizioni inatteso ripristinando il servizio nel vecchio Cas con due classi composte per lo più da bambini stranieri. E’ accaduto e su questo nessuno trova di ridire, quello che infastidisce i genitori è che a distanza di quattro mesi non sia stato piantato un chiodo per migliorare l’accoglienza.

L’assessore all’Istruzione, Raffaella Basana, conferma l’ampia disponibilità dell’assessorato a risolvere al meglio le criticità e ricorda di aver finanziato il progetto presentato dal dirigente scolastico del quarto istituto comprensivo, Vittorio Del Bianco, per acquistare carta e colori al Cas.

Il contributo il cui importo copre l’intera somma richiesta è confermato, ma non essendo l’atto ancora esecutivo nessuno ha ritenuto di anticipare la spesa e così i giochi nelle due aule del Cas non sono ancora stati consegnati. I pochi disponibili sono stati portati dalle famiglie o acquistati con il ricavato di iniziative organizzate ad hoc per racimolare qualche spicciolo.

Ma questo non è l’unico problema da risolvere nella suola materna di via Baldasseria Media. Nel cortile fino a un mese fa c’era una capanna ed era l’unico gioco a disposizione dei piccoli all’estero, peccato però che quella capanna sia stata infestata dalle pulci. «Nei giorni scorsi - assicura l’assessore - la capanna è stata prelevata per sottoporla a disinfestazione. Appena possibile sarà rimessa a disposizione della scuola».

A tutto ciò va aggiunta la temperatura interna che se non fosse per l’inverno mite avrebbe costretto i bambini a non privarsi delle giacche. Nelle aule, assicura chi accompagna ogni giorno i figli a scuola, la temperatura non supera i 17 gradi.

I tecnici comunali un sopralluogo l’hanno anche fatto, ma non sono ancora andati a ritirare il termometro installato per monitorare la situazione nei locali dove scarseggiano pure i colori. Insomma quella che lo scorso settembre sembrava una situazione momentanea si sta protraendo davvero per troppo tempo.

«L’attenzione c’è - insiste l’assessore - si tratta di un periodo di assestamento che speriamo di concludere prima possibile. Con il dirigente scolastico provvederemo a sistemare al meglio la struttura».

La gente è stanca e il rischio è che a settembre più di qualcuno decida di optare per altre scuole. Qui le famiglie si sentono dimenticate perché nonostante non abbiano mancato di segnalare la situazione a palazzo D’Aronco e al dirigente scolastico le cose non sono cambiate.

«Questa scuola - fa notare qualche mamma - è una succursale della nuova struttura inaugurata un anno fa, i nostri bambini hanno diritto a un servizio adeguato come tutti gli altri».

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