Area crematoria Bonas pronto a raccogliere le firme
SACILE. Squilli di rivolta si levano a San Odorico in merito all’ipotizzato forno crematorio destinato a essere ospitato nel cimitero monumentale. Al riguardo Evio Bonas punta l’indice sui due assessori che risiedono a San Odorico.
«Come si usa dire – attacca – siamo di fronte alla classica situazione dei due piccioni con una fava, ovvero rifiuti in fumo e impianto crematorio. Risultato? Non sento e non vedo ma comunque li voto. Vorrei infatti chiedere agli abitanti di San Odorico chi ha espresso i candidati che adesso vogliono l’area crematoria decidendo tutto senza consultarci. Inoltre mi chiedo: perché questa domanda non la pongono ai due assessori che risiedono a San Odorico e qui sono stati largamente votati. Abbiate dunque a San Odorico il coraggio di fare il loro nome ad alta voce e di non parlarne solo al bar. Serve smascherarli e farli scendere dal loro “caregon”».
«Per quanto mi riguarda – è la conclusione – mi metto a disposizione per eventuali manifestazioni o raccolta di firme».
Con il nuovo regolamento cimiteriale il Comune di Sacile, come è noto, ha scelto di darsi la possibilità di avere un impianto per la cremazione dei defunti ubicato nel cimitero di San Odorico. Una scelta che ha sollevato proteste e polemiche in riva al Livenza (a scendere in campo, per esprimere la sua contrarietà, anche il parroco del Duomo don Graziano De Nardo) in particolare nella frazione di San Odorico. «Evidentemente in Municipio – si sottolinea – ce l’hanno con noi. Non bastava il depuratore ci hanno aggiunto il deposito per i bus dell’Atap da un lato della strada e dall’altro l’area per lo sgambamento dei cani. Ora ci hanno messo anche il forno crematorio. Quello che ci interessa ovvero la nuova scuola viene invece disatteso ormai da molti anni».©RIPRODUZIONE RISERVATA
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