Arbitro da 40 anni, la passione di Silvano

Comeglians: la storia di Della Pietra, una vita passata con il fischietto in bocca sui campi di calcio
COMEGLIANS. Da 40 anni arbitro di calcio. Silvano Della Pietra, nato a Comeglians nel 1960, esordì il 7 maggio 1977. Tanta passione per il calcio, partite interminabili nella piazza del paese, poi il tesseramento con la Pro Tolmezzo e Virtus nel settore giovanile, poi la passione per l’arbitrato. Forse ha influito molto anche il fratello maggiore Remo arbitro effettivo della neonata sezione Aia (Associazione italiana arbitri) di Tolmezzo. Un passaggio del testimone proprio nello stesso anno. Ha 17 anni ed esordisce con la partita del settore giovanile del Comitato di Tolmezzo, Virtus-Fornese. Per lui, allora, è cominciato un percorso lungo ma colmo di soddisfazioni. «È bene precisare che in quei tempi la carriera in seno all’Aia – ricorda – era tortuosa ed il traguardo molto lontano, in media si arrivava ad arbitrare in serie A tra i 33 e 35 anni di età, ora invece è nella norma esordire a 26/27 anni».

Il compianto Carlo Di Monte, noto giornalista locale di quei tempi lo aveva ribattezzato “Il Principe dei Fischietti” per i tanti derby e finali di Coppa Carnia arbitrate in modo ineccepibile, una garanzia la sua presenza sui terreni di gioco e al termine i complimenti erano generali. Il percorso arbitrale continua: nel 1985 è stato promosso alla Commissione arbitri dilettanti con l’esordio di Padova. Nel 1987 un passo avanti, promosso alla Commissione arbitri interregionale con l’esordio a Tombolo. Nell’anno dei mondiali di calcio in Italia, il grande salto alla Commissione arbitri nazionale di serie C. A settembre l’esordio in C2 e tre mesi dopo la promozione in C1 con la partita Carpi - Trento.

Nel 1991 gli fu attribuito il Premio “Nobile” come miglior arbitro esordiente in Serie C, premiato dall’allora presidente della Figc Antonio Matarrese, su proposta del designatore arbitrale della serie C Luigi Agnolin. Poi, l’onore di dirigere partite amichevoli di livello internazionale come Real Madrid - Padova, allo stadio Friuli ’Udinese, il Venezia che giocava in serie A, il Siviglia, la nazionale spagnola in ritiro in Friuli per i mondiali del 1990 e poi delle gare di campionato Primavera con il Milan, Inter, Juve e Genoa. È stato tra i papabili per la promozione alla CAN di A e B, ma la stagione sportiva 1992/93 è stata la sua ultima stagione in seno all’Aia. Iniziava allora l’avventura nel mondo del calcio amatoriale della Lega calcio Friuli Collinare e di cui tutt’ora dopo 40 anni, dirige le gare del calcio amatoriale in Friuli ed in Carnia, ottenendo ancora grandi soddisfazioni.

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