Apre in seminario una scuola di teologia dedicata ai laici

Sostituisce l’istituto di scienze religiose che è stato chiuso «Venendo meno i preti, serviranno persone preparate»



Nasce la scuola diocesana di formazione teologica. Lo ha annunciato il vescovo Giuseppe Pellegrini durante i tre incontri con i consigli pastorali per illustrare la lettera alla diocesi incentrato sulla povertà. Il progetto intende, almeno parzialmente, sostituire un vuoto formativo che si crea con la chiusura dell’istituto di scienze religiose di Portogruaro; parzialmente perché non verranno rilasciati titoli accademici.

La scuola è una proposta della diocesi che offre occasioni e percorsi di formazione umana e cristiana. Supporta e integra percorsi formativi promossi dagli uffici diocesani di pastorale.

Si rivolge in modo particolare «a coloro che desiderano approfondire in modo organico e sistematico i contenuti di fede con una formazione teologica di base; a coloro che intendono essere corresponsabili nella testimonianza cristina nella società civile; a coloro che vogliono acquisire competenze per svolgere un’attività ministeriale e di servizio qualificato in seno alla comunità».

I corsi avranno durata triennale, sviluppati su dimestri e due moduli, quindi quattro l’anno. Non è richiesta la frequenza obbligatoria: il corsista potrà scegliere a quali moduli partecipare. Insomma, una scuola dai contenuti forti – docenti gli stessi del seminario e dell’ex istituto di Portogruaro – e dall’organizzazione snella.

L’istituto di scienze religiose di Portogruaro sta andando ad esaurimento: i corsi sono già chiusi, gli studenti vengono accompagnati negli studi, fine esami e laurea, sino al prossimo febbraio; successivamente potranno rivolgersi agli altri istituti triveneti: Udine, Treviso, Padova, Verona o Vicenza.

«La scuola diocesana – dice il direttore don Maurizio Girolami – non ha titoli accademici, ma propone un percorso di formazione teologica per un servizio ecclesiale qualificato». È destinata, quindi, a catechisti, lettori, ministri straordinari della comunione, a chi si occupa di visitare e consolare gli ammalati, di portatori di handicap. «In alcune realtà venendo meno la figura del parroco, sempre più le comunità cristiane dovranno dotarsi di persone che prenderanno in mano alcuni settori della cura pastorale».

Iscrizioni dal 17 settembre, i corsi – sul tema “Il dialogo di Dio con l’uomo” – cominceranno dal 26 dello stesso mese, il mercoledì dalle 19 alle 22 al centro pastorale del seminario di Pordenone. Durante la sola sommaria presentazione del progetto sono arrivate trenta adesioni: «Ce ne aspettiamo a decine, il progetto è valido, pensiamo che possa interessare». —



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