Approvato l'emendamento sui punti nascita: chiude Palmanova, riapre Latisana

La decisione passa con l'appoggio del M5s: raggiunti 29 voti a favore e 14 contrari. Via libera anche all'emendamento che trasforma subito il nosocomio palmarino in "super ospedale"
Il sindaco di Latisana Galizio e il collega di Palmanova Martines
Il sindaco di Latisana Galizio e il collega di Palmanova Martines

L'emendamento sul punto nascita fa litigare Shaurli e Zanin, scoppia la bagarre in Aula

TRIESTE. Partita (politica) chiusa. Il punto nascita di Palmanova, al netto di ricorsi in tribunale, si sposterà a Latisana. In cambio, il nosocomio palmarino otterrà una serie di maggiori funzioni mediche. Non attraverso una semplice promessa, come previsto inizialmente, ma grazie a una vera norma di legge figlia di un subemendamento che ha affiancato il testo sul punto nascita e che pare aver sopito ogni mal di pancia in maggioranza.

Il centrodestra, dunque, ha scelto di tirare diritto approvando in Aula, con pure l’appoggio del M5s, l’emendamento alla legge omnibus che capovolge la decisione sul punto nascita della Bassa preso da Debora Serracchiani tre anni or sono.

LA TRATTATIVA

Il trasferimento del punto nascita da Palmanova a Latisana non è stato, nei fatti, mai in discussione visti i numeri della maggioranza e la compattezza dimostrata dal centrodestra dopo la lunga trattativa di martedì. Sul tavolo c’è stata, al massimo, la tempistica e i modi attraverso i quali la giunta ha assicurato di voler potenziare Palmanova.

La guerra dei punti nascita, la manifestazione a Trieste per difendere l'ospedale di Palmanova
I sindaci incontrano il presidente Fedriga e l'assessore Riccardi (Foto di Mattia Pertoldi)

Massimiliano Fedriga e Riccardo Riccardi, in questi giorni, avevano promesso come all’atto della definizione della programmazione sanitaria, prevista in autunno, il nosocomio palmarino sarebbe diventato Centro di riferimento per la chirurgia protesica, mammaria e pure oculistica, oltre a riottenere la struttura di nefrologia e dialisi. Il tutto per mezzo, però, soltanto di un ordine del giorno. Così, quando il sindaco di Palmanova Francesco Martines in audizione ha chiesto che queste promesse diventassero legge immediatamente – al pari del cambio di punto nascita – il capogruppo di Progetto Fvg Mauro Di Bert ha colto la palla al balzo spiegando di aver depositato un testo di questo tipo. La giunta, quindi ha fatto propria l’idea dell’ex sindaco di Pavia di Udine decidendo per il potenziamento “istantaneo” del nosocomio palmarino.

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TENSIONE IN AULA

Lo scontro, dopo, si è spostato in Aula. Pd, Cittadini e Patto hanno contestato la maggioranza sia dal punto di vista della forma – attaccando la scelta di presentare un emendamento alla “omnibus” per modificare una parte di riforma sanitaria – che della sostanza – contestando da un punto di vista tecnico e sanitario la scelta di chiudere un reparto da quasi 800 parti –, chiedendo pure una verifica di legittimità degli emendamenti presentati. Niente da fare, il centrodestra non ha aperto su nulla e si è arrivati al voto dei due testi. Il primo, quello che sancisce il trasferimento del punto nascita, è passato con 29 voti a favore, compresi i 4 dei consiglieri grillini, e 14 contrari. Il secondo, quello che potenzia Palmanova, con 24 sì e 18 no considerato come in questo senso il M5s si è espresso contrariamente.

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SODDISFAZIONE E CRITICHE

Archiviata la fase di voto, Riccardi si è goduto il momento e, anzi, ha voluto rivendicare il lavoro fatto. “In sei mesi abbiamo ridisegnato i confini delle Aziende – ha detto -, determinato il rapporto tra ospedali hub e spoke, creato un ente che controlla i costi, messo a bilancio, aumentandole, tutte le risorse a disposizione e predisposto i bandi per i direttori generali. In più abbiamo dimostrato di non aver paura di decidere, a differenza di chi c’era prima”.

E se i grillini Andrea Ussai e Cristian Sergo hanno accusato il Pd “di non aver avuto il coraggio di scegliere in passato” motivando il voto a favore con il fatto che “questa decisione è figlia di dati oggettivi che non possono essere legati soltanto al numero dei parti visto che la distanza di Latisana dagli ospedali hub e i flussi turistici impongono di tenere lì punto nascita e pediatria”, il Pd ha attaccato a muso duro. “Soltanto la volontà politica di Fedriga chiude un punto nascita con ottime performance – ha detto il segretario Cristiano Shaurli -. Le lettere portate dalla giunta a giustificazione della chiusura di Palmanova non possiedono un dato tecnico e scientifico e, anzi, dicono esattamente il contrario”.

Shaurli ha poi ricordato che “Fedriga ha sostenuto che è a rischio la sicurezza di mamme e bambini e che questa scelta è stata presa in base al parere dei tecnici. Delle due, però, l’una: Fedriga conosce cose che non ci dice oppure ne racconta di non vere. Perché i sindacati dei medici a nome di tutti i dirigenti smentiscono e si dissociano da quanto riportato sul sito della giunta, anzi ripetono che il punto nascita è sicuro, e che semmai problemi ci sono altrove”.

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