«Appalto in sanità pilotato», due a processo

È l’accusa ipotizzata a carico di un socio e un agente di Micromed: il bando riguardava l’acquisto di lenti per gli ospedali
Udine. Ospedale Civile Santa Maria della Misericordia. Petrussi Foto Press
Udine. Ospedale Civile Santa Maria della Misericordia. Petrussi Foto Press



Le Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia avevano programmato l’acquisto di un certo numero di “lenti intraoculari” per le operazioni di oculistica di alcuni ospedali della regione. Era l’estate del 2016 e la società leader nel settore era la “Zeiss Carl”, multinazionale tedesca che, nel Triveneto, si avvale dell’agenzia per il commercio “Micromed” di Treviso. Sarebbero stati proprio il suo socio e consigliere d’amministrazione Andrea Costa, 51 anni, di Schio, e il sub agente incaricato della promozione e della vendita in Fvg e Veneto, Giacomo De Saraca, 45, di Padova, a prodigarsi per pilotare l’esito dell’appalto a favore dell’azienda e, quindi, dei propri interessi.

Se le cose andarono così, e cioè come ipotizzato dalla Procura di Udine dopo la denuncia presentata da due funzionari dell’Egas, l’Ente per la gestione accentrata per i servizi condivisi, sarà il processo al via dal prossimo 9 aprile davanti al giudice monocratico di Udine ad accertarlo. Rinviati a giudizio con decreto emesso dal gup del tribunale friulano lo scorso novembre, gli imputati dovranno difendersi dall’ipotesi di reato di concorso in turbata libertà degli incanti. Accusa che, attraverso i rispettivi legali, gli avvocati Luca Massignani con il professor Enrico Maria Ambrosetti, e Lorenzo Locatelli con Michele Godina, hanno fermamente respinto dall’inizio delle indagini. Da recente decreto, intanto, risulta che l’Arcs, Azienda regionale di coordinamento per la salute del Fvg, abbia incaricato l’avvocato Rino Battocletti di costituirsi parte civile nel procedimento.

Condotta dalla Guardia di finanza, nel marzo scorso l’inchiesta aveva già portato all’applicazione a carico di entrambi della misura interdittiva del divieto di contrattare con la Pubblica amministrazione ed esercitare attività d’impresa per un anno. Il gip aveva così aderito alla richiesta formulata dal pm Marco Panzeri, titolare del fascicolo, e deciso a fare luce anche su eventuali complicità in seno agli stessi ambienti sanitari. Il sospetto che l’indicazione dei prezzi di riferimento delle lenti da riportare nella versione definitiva del capitolato di gara fosse giunta all’Egas per il tramite di funzionari dell’Azienda sanitaria n. 5 Friuli occidentale, infatti, aveva determinato uno stralcio, per l’ipotesi di rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio a carico di ignoti, con trasmissione degli atti per competenza territoriale ai colleghi di Pordenone. Si sarebbe trattato, peraltro, di prezzi per importi superiori a quelli mediamente praticati da Zeiss per quel genere di lenti.

Stando alla ricostruzione accusatoria, avuta notizia che Egas avrebbe convocato a breve il gruppo tecnico deputato a redigere la bozza del capitolato di gara – notizia che avrebbe dovuto rimanere segreta –, gli imputati avevano fornito a uno o più direttori delle strutture di Oculistica regionali chiamati a nominare i medici destinati a farne parte e a uno o più dei suoi componenti il dettaglio delle caratteristiche tecniche di tre lenti intraoculari prodotte da Zeiss, inducendoli a inserirle nella bozza del capitolato. Cosa puntualmente verificatasi nella riunione tenuta il 9 giugno 2016. —

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