Ancora troppa gente in giro Scatta l’appello degli autisti

Cristian Rigo
«Nonostante i divieti c’è ancora molta gente che prende il bus senza avere alcuna apparente necessità».
La denuncia arriva da un autista della Saf che da trent’anni attraversa la città al volante di un autobus urbano. E sta continuando a farlo, insieme a tutti i suoi colleghi, anche in questi giorni per garantire quello che resta un servizio essenziale, seppur a regime ridotto dopo la decisione dell’azienda di trasporto pubblico di diminuire le corse.
«Lavoriamo non perché ci faccia piacere, ma perché sappiamo che per qualcuno il mezzo pubblico è fondamentale ed è giusto continuare a farlo, quello che non trovo giusto però è che in molti salgano sul bus solo per farsi un giro o per andare al centro commerciale alla faccia del decreto del Governo che, almeno in teoria, impone a tutti di restare a casa». Da qui l’appello alle forze dell’ordine: «Controllate anche chi viaggia sul bus e non solo chi si sposta in auto».
Secondo quanto ha potuto appurare di persona l’autista «negli ultimi giorni finalmente c’è stato un calo significativo di passeggeri. In alcuni orari – stima – le presenze si sono ridotte anche a un decimo rispetto al periodo antecedente la crisi sanitaria. La maggior parte della gente quindi sta agendo in modo responsabile e resta a casa. Sulle strade si vedono pochissime automobili anche perché ci sono molti controlli, ma sui bus non è così. In tanti nei giorni scorsi sono andati e tornati dal Città Fiera e non ho notato buste della spesa. Senza contare che sarebbero comunque fuori comune. Tra l’altro sul bus già quando salgono dieci persone è difficile far rispettare la distanza di sicurezza di un metro. E quando sono in venti è praticamente impossibile. Io cerco di ricordarlo ai passeggeri ma non tutti accolgono l’invito».
A tutela degli autisti la Saf ha fatto installare un cordone per fare in modo che i passeggeri non possano avvicinarsi troppo. «Ci hanno dato anche il gel igienizzante e i guanti mentre non abbiamo ricevuto le mascherine che a quanto pare non si trovano più tanto facilmente. Io me la sono portata da casa».
In relazione alle nuove disposizioni relativamente al contenimento epidemiologico e alla sospensione delle attività scolastiche, da martedì 17 è entrato in vigore l’orario estivo e dopo le 20 sono stati sospesi tutti i servizi urbani. La Saf ha, inoltre, momentaneamente cancellato tutti i servizi festivi, anche extraurbani e le navette circolari di Udine centro. In conseguenza del taglio delle corse, gli autisti lavorano meno e nei giorni in cui restano a casa smaltiscono le ferie arretrate come stanno facendo anche in molte altre aziende.
In questi giorni è anche vietato vendere i biglietti sul bus e sono stati sospesi i controlli a bordo: i controllori restano a terra e verificano solo il tagliando di chi scende. Tutte misure adottate a tutela dei lavoratori e in rispetto alle disposizioni anti-coronavirus.–
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