Ancora furti, c’è paura in via di Toppo: «Ci sentiamo sotto attacco»

Cinque furti in due settimane nella via di Udine. «Ci sentiamo sotto attacco»

Luana De Francisco
Un ladro in un appartamento di via Di Toppo ripreso da una telecamera di sorveglianza
Un ladro in un appartamento di via Di Toppo ripreso da una telecamera di sorveglianza

Il sistema d’allarme collegato al ponteggio che avvolge la palazzina è scattato alle due di notte. Ma per la padrona dell’appartamento da cui il ladro stava scappando era ancora l’ora di cena: in vacanza all’estero, oltreoceano, lo ha visto in diretta intrufolarsi a casa sua e ha chiamato i carabinieri. L’ennesimo furto in via di Toppo 29 ha svegliato di soprassalto mezzo condominio. Aumentando, se ancora ve ne fosse bisogno, l’inquietudine in cui le famiglie che lo occupano, anziani soli in testa, vivono ormai da tempo.

Nelle ultime due settimane i colpi in abitazione, tra tentati e messi a segno, sono stati cinque. Il mese scorso, erano state le cantine a finire nel mirino dei soliti ignoti. Che, evidentemente, di quel complesso e di chi lo abita conoscono fin troppo bene spazi e movimenti. Prova ne sia la scelta di fare visita proprio all’appartamento che in questi giorni di festa è vuoto.

Per non dire del vantaggio offerto appunto dalla presenza di un cantiere per la realizzazione di interventi collegati al superbonus del 110%.

Fino a qualche settimana fa, le impalcature erano montate anche sulla parete che affaccia su via di Toppo, mentre adesso l’allestimento interessa soltanto la parte interna che si apre su via Santa Giustina.

Quanto basta per agevolare comunque incursioni e fughe, oltre che per sbirciare oltre le finestre nascosti dall’oscurità. Con il risultato di seminare paura nei condomini. Perché, al di là del bottino – dai monili all’argenteria e dagli strumenti elettronici ai contanti nei cassetti –, è soprattutto lo stato di insicurezza a preoccupare.

«Ci sentiamo sotto attacco, perché non si tratta di episodi sporadici. Questa è gente che ci tiene d’occhio, attende le tenebre e poi entra in azione», afferma un condomino, esasperato non soltanto dalla frequenza dei colpi, ma anche dal silenzio che sugli stessi pare si preferisca fare calare. «Udine non è una città sicura e non è vero che non succede mai niente – incalza –. Da professionista che ha vissuto in tante parti d’Italia, a cominciare da Roma, confesso di non avere mai visto una tale escalation di furti. Tanto meno in una zona così centrale. Penso soprattutto agli anziani che vivono da soli e che sono terrorizzati all’idea che, con il buio, qualcuno possa infilarsi in casa loro».

Non degli sprovveduti, peraltro. Per portarsi via bici e motorini dalle cantine, i ladri, probabilmente una banda, hanno spezzato le catene di 7 box con un tronchese e, prima di dileguarsi, le hanno sostituite con nuovi lucchetti

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