Anche una pedalata tra le vie della città è una meraviglia

«Passeggiando in bicicletta accanto a te, pedalare senza fretta la domenica mattina...», canta così Riccardo Cocciante in una delle sue più note canzoni degli anni '80, e così è possibile cantare...
«Passeggiando in bicicletta accanto a te, pedalare senza fretta la domenica mattina...», canta così Riccardo Cocciante in una delle sue più note canzoni degli anni '80, e così è possibile cantare anche in sella a una e-bike in giro per la città di Udine. Il nostro viaggio “a bordo” di questa particolare due ruote, leggera e confortevole, inizia da piazza Primo Maggio.


Ci sistemiamo sul sellino, mettiamo i piedi sui pedali, e via. La prima spinta è già tutta un'altra musica rispetto a quella che si può dare su una bicicletta “normale”: la forza della prima pedalata è la stessa cui siamo abituati, ma l’impatto sulle ruote e la velocità immediata sono decisamente diverse. Decidiamo subito, quindi, di mettere alla prova le prestazioni della nostra nuova amica a due ruote prendendo di petto la salita delle Grazie, quella che porta in via Sant’Agostino. Un tratto che chi vive la città in bicicletta e non è così allenato cerca di evitare, soprattutto in una giornata calda di inizio estate.


Ci sistemiamo bene e aumentiamo la forza sui pedali, il motore non aspetta un attimo a rispondere alla nostra sollecitazione e ci ritroviamo in cima alla salita senza particolari problemi, anzi. Le gambe sono leggere e la velocità è perfetta. Imbocchiamo, quindi, via Planis e riproviamo anche con il cavalcavia Simonetti. Un’altra altura da affrontare e un’altra bella soddisfazione, perché la fatica è davvero pochissima. Salita, discesa ed eccoci in via Cividale. Svoltiamo verso il centro città inoltrandoci nel traffico. La bici è maneggevole e silenziosa: solamente quando si spinge sui pedali arriva un leggero ronzio proveniente dal motorino, che si perde in mezzo al rumore delle auto e dei mezzi sulla strada. Torniamo verso via Pracchiuso e scendiamo nuovamente in piazza Primo Maggio. Questa volta scendiamo e svoltiamo verso viale della Vittoria. Con calma ci inoltriamo nell’incrocio di piazzale Osoppo e imbocchiamo la ciclabile di viale della Vittoria godendoci il verde. Come direbbe Cocciante, è ora di fermarsi qualche minuto in “un baretto lì vicino” per un bibita fresca e poi si riparte verso piazzale Chiavris. E torniamo indietro attraversando via Cantore e quindi via Gorizia per ritrovarci senza troppa fatica di nuovo in via Sant’Agostino e rapidamente al punto della nostra partenza, sotto la scalinata della Madonna delle Grazie. A questo punto, scendiamo dalla bici e a malincuore la lasciamo riposare. Anche se non siamo stanchi né lei né noi. E in barba alla diffidenza iniziale, viaggiare così è un gran bel viaggiare.
(s.d’e.)


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