Anche Farra piange il “suo” violinista

Il ricordo del sindaco Alessandro Fabbro: amava tanto stare in compagnia e adorava la buona tavola
Di Francesco Fain

FARRA. «Federico è morto? Non voglio crederci. Com’è successo? Non abbiamo ancora smaltito il durissimo colpo della scomparsa prematura di Lorena Princi (la ventisettenne travolta e uccisa da un’auto a Cervignano del Friuli nel giugno scorso, ndr) e oggi arriva questa nuova, tragica notizia riguardante un nostro ex compaesano. Sono sbigottito, senza parole».

Alessandro Fabbro, sindaco di Farra d’Isonzo, era ignaro dell’incidente occorso a Federico Castellani. Siamo stati noi ad informarlo in tarda mattinata. E prima di tracciare un ricordo, rimane in silenzio, sbigottito. «Non ne sapevo nulla - si fa forza -. Di fatto, pur risiedendo a Gradisca d’Isonzo, Federico era farrese: aveva frequentato sia le scuole elementari che le medie nel nostro paese. Lo ricordo come una persona con tanta voglia di vivere: amava stare in compagnia, amava la montagna, adorava la buona tavola».

Peraltro, era quasi coetaneo del primo cittadino. «Ormai, ci eravamo un po’ persi di vista. I nostri rapporti si erano limitati all’amicizia su Facebook. Però, lo seguivo: era un grande appassionato di musica e, più volte, sul suo profilo apparivano foto dei suoi concerti e delle iniziative che lo vedevano impegnato. Poi, parlava molto di montagna e delle sue escursioni. È davvero crudele che abbia perso la vita proprio scivolando da un sentiero».

Fabbro manifesta il profondo cordoglio dell’intera comunità farrese. «È una di quelle notizie che ti piegano le gambe e penso di poter esprimere lo sgomento di tutti i farresi. Peraltro, la madre è proprio originaria di Farra e molti la conoscono e la apprezzano».

Il sindaco non può non ricordare l’altra grande tragedia che ha colpito e ha squassato il paese nel giugno scorso. «Allora, un incidente stradale ci portò via Lorena Princi, una ragazza che non si fermava davanti a nulla: determinata, curiosa, con la volontà di apprendere e scoprire mondi nuovi».

«Oggi, siamo qui a piangere la scomparsa di Federico Castellani. È davvero troppo per una comunità piccola e unita come la nostra», sospira il primo cittadino.

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