Ambito, vicepresidenza assegnata a Palazzolo: la minoranza all’attacco

Bocciata la decisione presa dall’amministrazione comunale «Ruolo storico che spettava al nostro territorio» 



L’amministrazione comunale di San Giorgio di Nogaro, rinuncia alla “storica” vicepresidenza dell’ambito socio assistenziale di Latisana a favore del Comune di Palazzolo dello Stella: scoppia la polemica da parte della minoranza di “Uniti per San Giorgio e San Giorgio al centro”.

Dure critiche arrivano infatti sulla scelta dell’amministrazione del sindaco Roberto Mattiussi, «che cede la presidenza a Latisana e a Palazzolo la vicepresidenza. Va ricordato – spiega il capogruppo Daniele Salvador – perché a San Giorgio è sempre stata attribuita la vicepresidenza. In un accordo tra i due ex ambiti (Latisanese e Sangiorgino) che nell’accorpamento dei due territori a seguito della normativa di riforma dell’epoca ha portato a far rappresentare i due territori dai due comuni più popolosi. Inoltre San Giorgio vanta anche la sede del distretto sanitario ovest, oltre alla presenza della più grande Asp (la Chiabà con i suoi 152 posti letto) e del poliambulatorio Università Castrense. Negli ultimi vent’anni San Giorgio – dice – ha sempre rappresentato una garanzia per i servizi al territorio facendo da contraltare a Latisana. Perdere così la vicepresidenza significa perdere un filo con questa parte del territorio che vede i comuni limitrofi senza il giusto peso delle scelte politiche che vengono prese in quel tavolo dei sindaci perché vi è ora uno sbilanciamento politico territorialmente spostato si a destra ma anche a est».

Il Sangiorgino raccoglieva 5 comuni: San Giorgio, Porpetto, Carlino, Marano e Torviscosa (passata al Cervignanese).

Ricorda che l’obiettivo delle leggi regionali sulle politiche sociali emanate dal 2003 promuovevano il benessere della comunità attraverso l’innovazione e lo sviluppo del sistema di welfare regionale che programmava azioni e interventi che pongono al centro del sistema la persona e la sua famiglia con l’obiettivo del superamento di un’ottica meramente assistenziale con una strategia di integrazione delle diverse politiche del welfare.

«Palazzolo – afferma – non può essere il portavoce del territorio sangiorgino, perché non lo rappresenta. Prediamo atto che con questa scelta il sindaco e la sua amministrazione di centro destra ha abdicato il ruolo che San Giorgio ha avuto in questi anni. Avere avuto la vicepresidenza dell’ambito in questi anni ha significato un equilibrio delle politiche sociali che è servito anche alla Casa di riposo Chiabà. Un ruolo forse scambiato con la vicepresidenza dell’Uti? Ci chiediamo e chiediamo al sindaco: chi prenderà ora le difese di San Giorgio e del suo territorio? Se sommiamo il fatto che il nuovo consorzio industriale Cosef non ha alcun rappresentante del sangiorgino, vorremmo discutere se la Ziac è nell’agenda di questa amministrazione. E allora il rischio è che le scelte per il nostro territorio, per il nostro comune si facciano da altre parti e vengano prese da altri amministratori e poi calate sulle teste dei sangiorgini». —



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