Altre discariche a cielo aperto: a Udine è lotta agli incivili

UDINE. La città sommersa dai rifiuti ingombranti. La linea dura adottata dal Comune, che ha installato barriere per limitare gli accessi ad alcune aree e “sguinzagliato” i vigili urbani in borghese a “pizzicare” chi abbandona immondizie fuori dai cassonetti, non sembra scoraggiare i cittadini più incivili, i quali continuano sereni e tranquilli a sbarazzarsi di rifiuti, sporcando così diversi angoli della città.
Sono di qualche giorno fa le immagini che riportano le condizioni in cui riversa via Cormôr Basso, dove, davanti ai cassonetti della raccolta differenziata, giacciono a far compagnia ai cumuli e ai sacchi delle immondizie anche pneumatici, cartoni, cassette di frutta e residui di ferro arrugginito.
A Paderno è un copione che si ripete e fino a mercoledì la situazione era invece ancora più avvilente: nella zona del cimitero, dietro al cassonetto, sono stati scaricati due divani, diversi televisori e alcuni pezzi di mobilio.
Tolleranza zero per gli incivili
Ormai la maleducazione dei cittadini non ha più limite e il problema sta diventando sempre più preoccupante sia per i residenti, indignati per la continua sporcizia di alcune aree della città, nonché allibiti e increduli di fronte al comportamento vergognoso e inaccettabile di persone incivili, sia per l’amministrazione municipale, che proprio per contrastare il fenomeno ha deciso di sorvegliare giorno e notte le zone più colpite, le strade cittadine e le vie che collegano la periferia al centro.
Da aprile a giugno, infatti, sono stati 24 i sopralluoghi - di cui cinque per rilascio di materiali presumibilmente inquinanti, come per esempio l’eternit - effettuati dagli agenti del nucleo di polizia urbana e sette le sanzioni amministrative trasmesse, ad aggiungersi alla denuncia penale pervenuta all’autorità giudiziaria.
Le strade scambiate troppo spesso per discariche a cielo aperto sono le vie Forgaria, Flagogna, Jalmicco, dei Prati, Cerneglons, Rizzolo (tra la stazione Bivio Vat e il sottopasso Via Cividina) e Terenzano.
Al più presto le telecamere
È il vicepresidente del Consiglio comunale, Franco Della Rossa, a ritornare nuovamente sul piede di guerra inviando le immagini dei rifiuti abbandonati davanti ai cassonetti di via Cormôr Basso, e invitando l’assessorato competente a procedere al più presto all’installazione di una telecamera per individuare i responsabili.
É sotto gli occhi di tutti, a detta di Della Rossa, come a Udine e nella periferia, in particolare nelle strade che collegano la città ai paesi limitrofi, «vengano conferiti i sacchi d’immondizia e spesso, per non perdere tempo, gettati davanti o dietro ai contenitori, così da costringere gli operatori della Net a scendere e sgomberare l’area prima di poter sollevare i cassoni, mentre altri operai devono passare a raccogliere poi le immondizie sparpagliate».
Gente maleducata, secondo il consigliere, che non è in grado di rispettare nemmeno le norme più elementari dell’educazione civica, ignorando le insegne sopra i cassoni che indicano la tipologia di materiale da conferire. «A quanti non rispettano le regole - tuona il consigliere - chiedo come reagirebbero se a due passi da casa loro altri cittadini adottassero il medesimo comportamento».
Nottambuli e “forestieri”
Chi decide di liberarsi irregolarmente dei propri rifiuti privilegia le ore più buie e, più di qualche volta, non si tratta di abitanti del quartiere, ma di persone che risiedono in altri comuni o che dall’hinterland raggiungono il centro per conferire immondizie. É chiaro che, aldilà del disagio di convivere con la sporcizia, la seccatura maggiore per i cittadini più onesti rimane comunque quella di dover pagare bollette più salate per la maleducazione altrui.
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