Alpini, il raduno triveneto a Conegliano

Saranno almeno 50 mila gli alpini attesi al raduno triveneto del 13 e 14 giugno a Conegliano, per i 90 anni della sezione. Arriveranno non solo dal nordest, ma da gran parte d’Italia. Nino Geronazzo, che coordina il comitato organizzatore dopo averlo fatto al meglio per l’adunata nazionale di maggio 2014 a Pordenone, assicura che «dopo l’adunata nazionale a L’Aquila, sarà questo il più importante evento associativo del Nord Italia per il 2015». Expo a parte, ovviamente.
Sabato scorso, la presentazione a Conegliano, alla presenza del presidente nazionale Ana, Sebastiano Favero. Il sindaco Floriano Zambon ha annunciato la consegna della cittadinanza onoraria, in quella occasione, al terzo reggimento artiglieria da montagna. Se per un’adunata nazionale il costo è di circa 2 milioni di euro, l’appuntamento di Conegliano non supererà i 250 mila.
Ma l’indotto economico, dagli alberghi agli esercizi commerciali, non sarà inferiore ai 3 milioni, forse – anticipa Geronazzo, che di raduni scarponi ne ha confezionati sei, in ogni parte d’Italia – addirittura cinque. Sul territorio l’Ana di Conegliano, che conta 30 gruppi e 5 mila 500 tesserati, lascerà segni tangibili: un rinnovato museo sezionale, ma soprattutto la ristrutturazione del monumento ai caduti e una radicale pulizia del fiume Monticano.
Numerose le iniziative a corollario del raduno: dal concerto della Brigata alpina Cadore, il 17 gennaio, alla presentazione, il 21 marzo, del libro dei presidenti sezionali, il concerto del Coro sat il 18 aprile, la marcia di primavera, il primo maggio.
Intanto, è conto alla rovescia per l’ufficializzazione della candidatura di Treviso e della Marca all’adunata nazionale del 2017. Sarà formalizzata il 7 febbraio, a Conegliano, al raduno del terzo raggruppamento dei presidenti, quelli del Triveneto. «Le sezioni Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto e Valdobbiadene, per la prima volta insieme – spiega Raffaele Panno, capo a Treviso - formalizzeranno la proposta di fare l’adunata del Piave, spalmata nei diversi territori».
Sarà una proposta vincente, assicura Angelo Biz, presidente di Vittorio Veneto. Il 19 gennaio i presidenti delle quattro sezioni si incontreranno, a Vittorio Veneto, per definire i particolari della proposta che pare incontrare i favori della maggior parte del Triveneto. Anche Trento, infatti, è d’accordo, perché ha già in saccoccia l’adunata del centenario, quella del 2018.
La sezione di Vicenza, bocciata per il raduno del 2016, non pare intenzionata a fare uno sgambetto. Gli alpini di Padova formalizzeranno il loro sogno, ma non avrebbero i numeri per spuntarla. Qualche preoccupazione, piuttosto, c’è per una possibile candidatura di Udine. «La nostra proposta è innovativa, anche per la pluralità di sedi, ancorchè la sfilata sia destinata a Treviso, per ovvie ragioni logistiche – anticipa Panno – di sicuro vinceremo la partita. D’altra parte, la grande guerra si è conclusa a Vittorio Veneto».
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