Alle Gabelli di Pordenone una classe di 25 bambini tutta di stranieri

Venticinque bambini tutti di origine straniera.
Saranno loro a comporre la prima classe a tempo pieno alle Gabelli. Una classe inserita nell’ organico 2015-2016 con zero matricole italiane. A segnalare il caso è stata Cristina Zanette, presidente del consiglio dell’istituto comprensivo Pordenone Centro. Ci saranno bambini romeni, albanesi, ghanesi, marocchini, con radici familiari nel lontano Oriente. Gli scolari italiani saranno, invece, concentrati nell’altra prima classe, a tempo corto.
Accade il contrario, nella primaria IV Novembre, con la fila per iscriversi a maggioranza di bambini italiani.
Il caso. «Invito alla riflessione sulla formazione equilibrata delle classi in tutte le scuole sul territorio comunale – ha suggerito Cristina Zanette –. Anche i genitori devono essere coinvolti sui temi dell’integrazione. L’auspicio è di trovare un equilibrio in ogni classe». La crisi ha provocato la diminuzione del numero globale degli stranieri, hanno verificato le segreterie scolastiche, per esempio,nell’Isis Zanussi e nell’istituto comprensivo Pordenone Sud, a forte flusso migratorio. L’obiettivo resta, però, l’integrazione. Il 13% è il tasso medio degli scolari stranieri nelle 42 scuole della provincia.
La dirigente. «Attiveremo una programmazione specifica per la prima classe a tempo pieno delle Gabelli a settembre – ha dichiarato dal canto suo la dirigente Stefania Mampri, confermando l’obiettivo dell’integrazione nell’istituto comprensivo Pordenone centro –. Si tratta di bambini nati in Italia e la loro concentrazione in una delle prime classi è dovuta al fatto che ci sono due opzioni di tempo scuola, alle Gabelli: è solo questa la causa delle disomogeneità». La scelta dei tempi-scuola (normale e tempo pieno) risale alla precedente gestione.
L’assessore comunale all’istruzione Rubino ha, intanto, auspicato equilibrio nella formazione delle classi e nella distribuzione degli iscritti. Il dibattito si allarga alle secondarie di primo grado, con poche sezioni nella Centro storico e un’impennata di iscritti in Pasolini e Lozer.
I precedenti. Di classi tutte multietniche si era parlato tempo fa nella scuola d’infanzia in via San Vito e il caso era finito nelle interpellanze in consiglio comunale a Pordenone. Sonia D’Aniello, vertice del Coordinamento genitori democratici e consigliere comunale, aveva chiesto una verifica: da 50 iscritti a una trentina con soli due italiani, nell’organico 2014-2015. La scuola d’infanzia in via San Vito ha perso una ventina di iscritti in due anni. «Ma la scuola non chiuderà – ha rassicurato l’assessore comunale all’istruzione Flavia Rubino –. I numeri degli iscritti 2015-2016 sono come un anno fa: a settembre ci saranno due sezioni».
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