Alla Rosa Plast si ricorre ai contratti di solidarietà

Durata di due anni e riduzione di circa il 20 per cento delle prestazioni lavorative Sono interessate 157 maestranze a Spilimbergo e 46 nello stabilimento di Porcia

SPILIMBERGO. Contratti di solidarietà, per due anni, per le 203 maestranze che trovano impiego alla Rosa Plast di Spilimbergo (157 addetti) e alla Rosa Moulds di Porcia (46 unità): in seguito all’accordo, che interessa tutto il gruppo industriale, siglato dalle organizzazioni sindacali e dai vertici aziendali, all’inizio del mese gli ammortizzatori sociali sono stati attivati nel sito produttivo della città del mosaico. La misura messa in campo prevede una riduzione media della prestazione oraria dei lavoratori di circa il 20 per cento. La necessità di usufruire di questa misura è dettata dal progressivo calo dei volumi produttivi che si è registrato nell’ultimo triennio: la contrazione stimata si attesta intorno al 30 per cento. Inoltre, l’attività della Rosa Plast si rivolge a diversi settori applicativi, il più importante dei quali è quello dell’elettrodomestico: l’impresa lavora, infatti, prevalentemente per Electrolux e risente quindi delle oscillazioni produttive di questa multinazionale.

I contratti di solidarietà, comunque, come hanno rilevato anche le forze sociali, rappresentano uno strumento più dinamico rispetto alla cassa integrazione e più vantaggioso, non soltanto per quanto riguarda la salvaguardia dei posti di lavoro e quindi la tutela degli interessi delle maestranze, ma anche a livello salariale. L’ammortizzatore consente, infatti, una sorta di perequazione del disagio: in poche parole, tutte le maestranze continuano a lavorare, anche se a orari ridotti. La Rosa Plast, azienda più grande tra quelle appartenenti al Rosa Group, fondato negli anni Sessanta, e la più significativa nell’area del consorzio spilimberghese, assieme alla Domino, si occupa di progettazione e costruzione di stampi per stampaggio a iniezione o soffiaggio e stampaggio di materie plastiche e ulteriori lavorazioni di assemblaggio, decorazione e saldatura.

Negli anni scorsi, i vertici aziendali avevano avviato una pianificazione al di là dei confini nazionali e in particolare in Polonia, dove era stato acquistato un sito produttivo. Ma la Rosa Plast, in questi anni, non ha guardato soltanto all’Europa dell’Est: tra i principali mercati in cui sono stati esportati i prodotti realizzati a Spilimbergo figurano, infatti, Turchia, Spagna, Francia, Stati Uniti, Svezia, Portogallo, Germania e Svizzera. La produzione dell’azienda ha mantenuto livelli elevati sino a circa tre anni fa. Poi è arrivata la crisi che ha coinvolto pure lo stabilimento spilimberghese, con una flessione di ordini e quindi di volumi.

Giulia Sacchi

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