Al museo etnografico mostra dedicata ad Alberto Calligaris

Prosegue la nuova mostra del museo Etnografico dedicata ad Alberto Calligaris, uno dei più grandi maestri nella lavorazione del ferro. Un’esposizione con la quale Udine rende omaggio a uno...

Prosegue la nuova mostra del museo Etnografico dedicata ad Alberto Calligaris, uno dei più grandi maestri nella lavorazione del ferro. Un’esposizione con la quale Udine rende omaggio a uno straordinario artista del ferro battuto, conosciuto e stimato ben oltre i confini locali per aver operato in varie città italiane e all’estero anche in occasione delle più importanti rassegne di interesse internazionale.

Personalità carismatica, formatasi nell’ambito di quella tradizione artigianale di eccellenza udinese fra fine Ottocento e inizio Novecento, Calligaris seppe unire la perizia tecnica della lavorazione del ferro alla formazione artistica sia attraverso le scuole specializzate sia mediante un aggiornamento costante. Finissimo disegnatore, come attestano i disegni esposti, riuscì a trasformare la bottega paterna in una grande ditta in grado di superare i drammi delle guerre. Oltre alla produzione si preoccupò della formazione delle maestranze impegnandosi nell’insediamento della scuola professionale udinese, che divenne poi l’istituto Malignani, e nella nascita di corsi professionali nei paesi del Friuli. Attivo in Italia e all’estero, Alberto Calligaris fu uno dei grandi maestri della lavorazione del ferro battuto insieme ad Alessandro Mazzuccotelli, Carlo Rizzarda, Umberto Bellotto, i faentini Matteucci: personaggi che nella stagione del liberty diedero ampio successo all’uso del ferro non solo per impieghi strutturali e funzionali ma anche per le potenzialità decorative e d'ornato nel nuovo gusto dell’abitare.

La mostra nasce da uno studio sull’ampio corpus di disegni, circa 250, conservati nell’archivio Calligaris e di cui è esposta una selezione. I progetti – realizzati fra il 1908 e gli inizi degli anni Trenta – descrivono il maturarsi di un percorso creativo dalle diverse espressioni dell’Art Nouveau al recupero di elementi rinascimentali tipici del Déco italiano. Le tavole comprendono disegni a china su carta da lucido e a matita su carta, alcuni sono acquerellati e altri riprodotti in eliografia e in cianografia. La mostra è aperta fino al 12 aprile da martedì a domenica dalle 10.30 alle 17. La prossima visita guidata è in programma per sabato 24 gennaio dalle 11 alle 12 con prenotazione obbligatoria entro il 22 gennaio (l’iniziativa ha un costo di 5 euro a cui va aggiunto l’ingresso ridotto al museo). L’ingresso al museo Etnografico è gratuito per le scuole, mentre per i singoli visitatori è previsto un biglietto di ingresso da 1 euro con il quale è possibile visitare l’intera struttura museale, comprese le nuove sezioni recentemente allestite. Per informazioni: museo Etnografico, via Grazzano 1 (tel. 0432 271 920).

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