Agostino Sibillo alla corte di Hillary Clinton

PORDENONE. Nei blog dei cervelloni e nerd d’Oltreoceano c’è chi parla addirittura di un suo incarico ai massimi livelli di intelligence per fermare il cyber terrorismo dopo il lancio di Spychatter, un’applicazione non intercettabile dal valore di miliardi di dollari.
Disponibile su Google Play per dispositivi Android, permette di “nascondere” all’interno della rete Internet file, dati o informazioni.
Su una mappa del mondo, l’utente può decidere di spostare file e archivi a un indirizzo, senza che alcuno possa intercettarlo. Se qualcuno decidesse di sondare la mappa fino a recuperare i dati impiegherebbe 862 anni di tentativi.
Neppure chi lo conosce bene sa ancora di cosa si tratti, fatto sta che da qualche tempo l’ingegnere italiano Agostino Sibillo sta frequentando spesso Hillary Clinton, Washington e la stessa Casa Bianca.
Sibillo, conosciuto come il padre del cloud e di altre centinaia di brevetti che lo hanno reso uno degli uomini più ricchi al mondo, è originario di Manfredonia ma è pure cittadino onorario di Vajont.
Secondo quanto si è appreso, a breve dovrebbe tornare in Friuli Venezia Giulia per una serie di convegni e per uno specifico incontro nella cittadina alle porte di Maniago che a novembre gli ha consegnato le chiavi.
Per il momento l’unico elemento di certezza che filtra è che tra l’inventore e la Clinton sia in corso una fitta collaborazione, forse legata ad un suo impegno personale nella campagna elettorale. Non è stata smentita neppure la voce di un suo prossimo incarico all’interno del Governo statunitense in caso di elezione a presidente dell’ex segretario di Stato.
Ad Agostino potrebbe essere ritagliato un ruolo di consigliere informatico o addirittura di responsabile per l’e-commerce, un settore che negli Usa sta superando per fatturato e addetti quello delle vendite al minuto.
In realtà, il “friulano” acquisito sarebbe già al lavoro a fianco della Clinton e il fatto che uno degli incontri si sia tenuto proprio alla Casa bianca è sintomatico di un interesse più ampio nei suoi confronti.
Vuoi per motivi di sicurezza tipici della circostanza, vuoi per la sua spiccata umiltà, il diretto interessato si limita a definire la Clinton «un’amica» e a parlare di «lavoro insieme a lei».
Il “ponte” tra il Friuli e “Ago” è l’avvocato Fabiano Filippin, grande amico dell’ingegnere ed ex assessore comunae di Vajont. Ma anche Filippin non conosce i dettagli dell'operazione.
«In passato si è parlato di Ago come ministro in Italia e l’idea era piaciuta agli schieramenti di centrodestra come a quelli di centrosinistra – ha spiegato al proposito l’avvocato –. L’unico aspetto che posso dare per sicuro è che Ago continuerà a vivere e a impegnarsi negli States. Le sue aziende sono in California e da anni vanta pure la cittadinanza americana. Ci sono periodi in cui tiene fino a una decina di convegni internazionali alla settimana. Vista la presenza di Aviano in provincia di Pordenone, sarebbe eccezionale poter contare su di lui per rafforzare i rapporti con la comunità a stelle e strisce».
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