Affitto pagato in ritardo “Sfrattata” la farmacia Ora parte il duello legale

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Farmacia comunale di Villotta: il proprietario dell’immobile che ospita il servizio ha espresso la volontà di disdire il contratto di locazione al Comune e scatta la procedura di mediazione con i rispettivi legali. Un caso sul quale l’opposizione chiederà lumi in consiglio comunale.

Comune e proprietà dei locali di via Vittorio Veneto che ospitano la farmacia e un ambulatorio medico erano legati da un contratto di locazione stipulato nel giugno 2012. Contratto scaduto il 31 maggio scorso. La giunta, nella delibera con la quale ha deciso di partecipare alla procedura di mediazione, affidando a un legale l’incarico di rappresentarla in tal sede, ricorda che nel contratto si prevedeva il tacito rinnovo per altri 6 anni, salvo disdetta almeno 6 mesi prima della scadenza. Pertanto, il Comune ha ritenuto prorogato il contratto sino al 31 maggio 2024. Ma il 9 agosto scorso il proprietario ha dichiarato di avvalersi della clausola risolutiva prevista all’articolo 4 del contratto, che stabilisce che «il mancato pagamento, in tutto o in parte, del canone di locazione entro il termine fissato dal contratto determina la risoluzione per fatto e colpa della parte conduttrice ai sensi dell’articolo 1456 del Codice civile, a causa del ritardato pagamento del canone mensile».

È seguita la nota del 28 agosto, con la quale «pur prendendo atto del pagamento dei canoni arretrati – rende noto la giunta nella delibera –, conferma la decisione di risolvere il contratto avvalendosi della suddetta clausola e rinnova l’invito a liberare i locali locati». Il proprietario, il 20 settembre, ha formulato domanda di mediazione all’Organismo di mediazione forense. Procedura obbligatoria, in materia di locazione, per il rilascio immediato dell’immobile per intervenuta risoluzione del contratto. La giunta ha deliberato di aderire alla richiesta. «Presenteremo un’interrogazione – dice Claudio Vian (Insieme per Chions) – per capire cos’è accaduto nei rapporti tra proprietà e amministrazione e le intenzioni di quest’ultima, posto che la farmacia è un servizio indispensabile». —



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