Adunata 2021, il presidente della sezione Udine: «Il successo di una regione, adesso al lavoro senza soste»

Soravito De Franceschi: ai delegati ho mostrato un video, forse la mossa decisiva

MILANO. Pensa già a lunedì, a quando rientrerà in Friuli e dovrà avviare la macchina organizzativa per l’Adunata del 2021. È passata solo qualche ora dal responso dell’Ana nazionale, ma Dante Soravito De Franceschi, presidente della sezione udinese dell’Associazione alpini, si dimostra già concentrato sull’immediato futuro. Lavoro da fare ce n’è molto, soprattutto per soddisfare le aspettative dell’adunata del Friuli Venezia Giulia.

Soravito, è andata bene…

«È andata molto bene. Abbiamo fatto un bel lavoro di squadra. Il merito va alle otto sezioni del Fvg, alle istituzioni e alla Commissione costituita appositamente per questa Adunata».

Una fatica che è stata ricompensata.

«È vero, ora bisogna mettersi sotto. Un conto è proporre una cosa sulla carta, altra cosa è concretizzarla. Ci teniamo a fare le cose al meglio possibile, curando tutto nel dettaglio. Adesso inizia la parte più impegnativa».

Quando avete cominciato a lavorare a questa candidatura?

«Poco più di un anno fa. È stato fatto un gran lavoro che alla fine ha ricevuto il massimo del riconoscimento. Il nostro intento è preparare al meglio Udine e l’intero Friuli Venezia Giulia ad accogliere migliaia di penne nere da tutta Italia».



Da dove ripartite?

«Lunedì, dopo essere rientrato da Milano, ci ritroveremo per fare il punto della situazione. Avvieremo le verifiche di quanto messo nero su bianco nel dossier della candidatura, per poi stabilire cosa fare e con che tempistiche. Tempo ne abbiamo, l’importante è non sedersi sugli allori ma continuare a lavorare».

L’obiettivo è migliorare l’esperienza dell’Adunata 1996.

«Vogliamo far sì che l’evento riesca nel migliore dei modi. Il ritrovo del 1996 è ricordato per la grandissima affluenza che c’è stata. Vorremmo riuscire a ripetere quei risultati. Ancora oggi, in tanti, ricordano con piacere ed entusiasmo la grande ospitalità ricevuta dalla nostra terra».



Ci racconti gli attimi che hanno preceduto la votazione.

«I presidenti delle sezioni capofila, Udine, Brescia, Alessandria e Bari (per Matera) hanno illustrato la candidatura al Consiglio nazionale dell’Ana. Io sono entrato per ultimo, visto che gli interventi erano in ordine alfabetico. Ho raccontato la nostra adunata mostrando anche un video. Dopodiché si è passati al voto».

Udine è finita al ballottaggio.

«Siamo andati al ballottaggio con Alessandria, e abbiamo ricevuto 16 voti sui 22 disponibili. La nostra candidatura è stata preferita per le motivazioni che si portava dietro e perché proponeva un’Adunata di un’intera regione, il Friuli Venezia Giulia».

La data sarà la seconda domenica di maggio?

«Esatto, e vorremmo che l’apertura ufficiale, il 6 maggio, coincidesse con la ricorrenza per i 45 anni del terremoto del 1976, uno degli avvenimenti alla base della nostra candidatura. Gli alpini hanno avuto un ruolo determinante nella fase dell’emergenza, e non solo».

Cos’ha pensato appena ha sentito il nome di Udine per l’Adunata del 2021?

«Ce l’abbiamo fatta. Dopo la delusione patita nel 2015, è stata davvero una grande emozione. Come ho già detto, il merito è dei tanti che hanno lavorato sodo in questi mesi».

Chi è stata la prima persona che ha chiamato?

«Il sindaco di Udine Pietro Fontanini».

  • I manifesti delle precedenti edizioni dell'Adunata a Udine


Ci può dare qualche anticipazione su che Adunata sarà quella di Udine?

«C’è appena stata l’assegnazione, è ancora presto. Ora ognuna delle otto sezioni del Fvg dovrà pensare a cosa proporre in vista del maggio 2021 per coinvolgere i cittadini e creare l’attesa. Sarà un momento di festa ma soprattutto di ricordo di chi ha perso la vita durante i conflitti mondiali e a causa del terremoto. Ma prima pensiamo a Rimini 2020, quando riceveremo la stecca che darà inizio al conto alla rovescia vero e proprio».

Il palco autorità sarà sempre in piazza Primo Maggio, come nel 1996?

«Sì, non lo sposteremo».

Quanto costa organizzare un’Adunata degli alpini?

«Poco al di sotto dei 2 milioni di euro».

E in termini di indotto?

«Dipende tutto dalla partecipazione. Ipotizzando 500 mila presenze, si può arrivare a 80-100 milioni di euro. Ma mi faccia aggiungere una cosa».

Friulani e penne nere nati per volersi bene e sorreggersi
La prima pagina del Messaggero Veneto del 6 maggio 1974


Prego.

«Lavoreremo per fare in modo che chi arriverà in Friuli Venezia Giulia nei giorni dell’Adunata poi ci torni perché si è trovato bene, perché ha visto luoghi che non si aspettava, perché ha assaggiato qualcosa che l’ha incuriosito».

Cosa rappresenterà per Dante Soravito l’Adunata del 2021?

«Sarà il termine del mio mandato da presidente, cominciato nel 2008. Chiuderò il mio incarico con l’Adunata nazionale».

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