Addio all’industriale Cantarutti, simbolo di tenacia

Stroncato da una malattia a 78 anni. Era stato uno dei pochi imprenditori a sopravvivere alla crisi del Distretto della Sedia

La comunità di Premariacco piange la scomparsa dell’imprenditore Amedeo Cantarutti, figura simbolo di tenacia e resistenza alla morsa della crisi economica, stroncato da una malattia all’età di 78 anni.

Originario di Orsaria, dove ieri pomeriggio una folla commossa si è stretta ai familiari nella cerimonia dell’estremo saluto, Cantarutti – titolare dell’omonima azienda, situata nella zona industriale della frazione di Paderno – è stato uno dei pochi industriali sopravvissuti al collasso del Distretto della Sedia, del quale ha seguito la parabola ascendente e, poi, drammaticamente discendente sempre con spirito combattivo, risoluto e, soprattutto, aperto all’innovazione.

E proprio la visione di prospettiva, la lungimiranza di investire con convinzione nell’ammodernamento – sia a livello tecnologico-impiantistico che sul piano del design – ha permesso alle sedie prodotte dalla ditta di restare competitive sul mercato in un frangente storico-economico di particolare criticità.

«Addirittura – ricorda il sindaco di Premariacco, Roberto Trentin, che conosceva bene Amedeo Cantarutti – un quinquennio fa, all’incirca, Amedeo e i suoi figli, che lavorano con lui, ebbero il coraggio e la forza di affrontare un investimento importante, acquistando all’asta (per un importo significativo) un capannone dismesso e ingrandendo in misura considerevole, così, la fabbrica.

L’operazione ha favorito un ulteriore rilancio dell’attività, rendendola un solido punto di riferimento imprenditoriale per il territorio: per Premariacco – aggiunge il primo cittadino – Amedeo Cantarutti era una risorsa davvero preziosa. Ricordo, per citare appena un esempio, di essermi confrontato con lui anche in materia infrastrutturale».

Nonostante fosse malato da tempo e inevitabilmente fiaccato nel fisico, il 78enne non ha mai perso – testimoniano dal paese – grinta, attivismo, entusiasmo.

«Era una persona sempre propositiva, carica di idee», commenta ancora il primo cittadino, sottolineando che «la comunità locale gli deve molto»: «A nome dell’amministrazione e della collettività – conclude – esprimo sentita vicinanza alla famiglia». Cantarutti lascia la moglie Silvana e tre figli, Angela, Cristian e Sara.

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