Addio all’artigiano De Cillia, «un pezzo di storia di Tarvisio»

Sono stati celebrati ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Camporosso, officiati da don Claudio Bevilacqua, i funerali di Ferruccio De Cillia, artigiano lattoniere, morto a 82 anni giovedì mattina all’ospedale di Tolmezzo dov’era stato ricoverato la sera precedente. Imprenditore, classe 1933, molto noto in tutto l’Alto Friuli per laboriosità e professionalità esemplari, De Cillia abitava con la famiglia a Camporosso in via Case Lussari. Era originario di Treppo Carnico e a Tarvisio era arrivato, poco più che ventenne, dopo essere stato da giovanissimo, emigrante in Francia e Lussemburgo. Con la compagna della vita, la moglie Flavia Craighero, ha costruito l’albergo Valle Verde, oggi condotto dal figlio Gianni. Al pensionamento, l’attività artigianale, che porta il suo nome, era stata trasferita al marito della figlia Loredana (pure nota imprenditrice), il genero Silvestro Maieron, cui di recente sono subentrati i figli Werner e Denis. Alle parole di cordoglio rivolte ai famigliari da don Bevilacqua, che ha tratteggiato la vita dello scomparso, ha aggiunto il saluto della comunità il sindaco Renato Carlantoni che, sottolineati i meriti di imprenditore e la disponibilità esemplare a sostenere le iniziative sociali, ha aggiunto: «Con Ferruccio De Cillia ci lascia un pezzo di storia di Tarvisio, una bella persona, solare, diretta, pensare di non vedere più lui è il suo cordiale saluto pare impossibile». La cerimonia funebre, s’è conclusa con la sepoltura nel piccolo cimitero di Camporosso, accanto alla Parocchiale. (g.m.)
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