Addio alla contessa Maria delle Grazie Brandolini d’Adda

SACILE. Addio alla contessa Maria delle Grazie Brandolini d’Adda a Sacile: oggi pomeriggio i funerali a Solighetto, in Veneto, e poi la sepoltura nella cappella di famiglia nel camposanto di Cavolano.
Sorella del conte Brando e ultima di quattro fratelli, la contessa Graziella («la chiamavano tutti così a Vistorta», la ricordano alcuni residenti) si è spenta a 94 anni. «Solare, dolce e bellissima soggiornava nella tenuta del fratello Brando – raccontano a Vistorta –. Veniva dal Castelletto, dove passava parte dell’anno e amava tanto i fiori e il parco». Ma la contessa ha vissuto anche a Venezia, a palazzo Papadopoli con affaccio sul Canal Grande che è stato trasformato ai primi piani nel lussuoso Aman Canal Grande Venice Hote: George Clooney l’ha scelta per le nozze con l’avvocato Amal Alamuddin.
Una vita da sogno: tra jet-set, beneficienza (infermiera volontaria nel Secondo conflitto), musica (appassionata di lirica) e famiglia.
Figlia del conte Carlo Brandolini d’Adda e Maria Josè Caetano Álvares Pereira de Melo, la contessa Graziella era imparentata con la famiglia Agnelli (il fratello Brando sposò Cristiana, sorella dell’Avvocato) e Savoia-Aosta (il figlio Giberto ha sposato la bellissima Bianca d’Aosta, figlia di Amedeo).
Nel 1948 la nobildonna sposò il conte Léonardo Arrivabene Valenti Gonzaga, luogotenente di Vascello della Marina italiana con quarti di nobiltà mantovani e gli eredi sono Vera, Venturina e Gilberto. Vedova nel 1971, la contessa si trasferì a Pieve di Soligo e poi a Roma fino al 1986 quando si risposò con il barone Raffaello de Banfield, famoso musicista e compositore triestino: il “sì” a Vistorta in una cerimonia blindata.
Nel 2008 il secondo dolore: mancato il barone, la contessa si era ritirata in Veneto. È mancata sabato e il rito funebre verrà celebrato oggi pomeriggio in forma privata, nel tempio cristiano di Solighetto alle 14.30. Il feretro giungerà dalla sua residenza di Castelletto e poi la salma sarà tumulata a Sacile, nella tomba di famiglia a Vistorta.
«La contessa ha lasciato un ricordo affettuoso perché era generosa e si dedicava a iniziative benefiche – hanno ricordato nella parrocchia di Vistorta –. Il figlio, il conte Giberto, ha sempre dimostrato l’affezione e un forte interesse alle radici mantovane della famiglia. Gestisce l’hotel veneziano e ha promosso un marchio internazionale e raffinato del vetro».
Sangue blu, bellezza e business: le nipoti della contessa Viola e Vera, figlie di Giberto e Bianca di Savoia-Aosta hanno lanciato le babbucce friulane in versione lusso.
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