Addio al professor Aldo Piccoli, una vita dedicata alla medicina

Otorinolaringoiatra noto in tutto il Friuli, esercitò a Vicenza, Udine e a Latisana.

Il ricordo del figlio Alessandro: aveva una passione assoluta per la professione

Lisa Zancaner

Un medico che ha amato la sua professione fino all’ultimo. Si è spento all’età di 90 anni, il 30 novembre, il professor Aldo Piccoli, otorinolaringoiatra noto in tutto il Friuli e non solo.

Nato a Monteforte d’Alpone, in provincia di Verona, nel 1932, Piccoli si è laureato alla facoltà di Medicina e Chirurgia all’università di Padova nel novembre del 1957. Da qui è iniziata una lunga carriera a cui il professore ha dedicato una vita intera.

Dopo aver conseguito tre diplomi di specializzazione, ha iniziato a lavorare come assistente all’ospedale di San Bonifacio. Qui avrebbe avuto la possibilità di diventare medico di medicina generale, ma preferì la strada dell’otorinolaringoiatria, prima a Vicenza, poi a Udine e, infine, a Latisana, dove ha esercitato fino alla pensione.

Successivamente ha collaborato con il Policlinico Città di Udine e ha esercitato la professione nel suo studio in città.

«Ha lavorato fino all’ultimo – ricorda il figlio Alessandro – la sua è stata una passione assoluta per la professione. Anche dopo la pensione, ogni mattina saliva in sella alla sua bicicletta e andava in studio, dove accoglieva i pazienti anche gratuitamente».

E i pazienti che arrivavano da lui da ogni regione d’Italia, lo ricordano con affetto, grazie alla simpatia e all’empatia che ha sempre caratterizzato il suo rapporto con cui si rivolgeva a lui per essere curato.

Nel 2005 ha trascorso un periodo in Kenya in una missione cattolica, facendo volontariato per curare la popolazione dei villaggi nei dintorni di Nairobi.

Autore di varie pubblicazioni scientifiche nell’ambito dell’otorinolaringoiatria, nel 2016 è stato premiato per i 50 anni di laurea in medicina, in occasione della Giornata del medico.

Una vita, la sua, dedicata alla medicina e alla famiglia. «È sempre stato presente – ricorda ancora il figlio Alessandro – era un uomo senza fronzoli, semplice e di poche parole. Un uomo che andava subito al sodo, una persona di sostanza, ma su cui si poteva sempre contare».

Famiglia, lavoro, ma non solo. Il professor Piccoli amava la musica e le camminate in montagna, dalla Carnia alle Dolomiti, dove si concedeva lunghe passeggiate con gli amici.

Oggi, alle 12, nella chiesa di San Marco in Chiavris, gli daranno l’ultimo saluto la moglie Lucia, i figli Alessandro con la moglie Sandra e il nipote Federico, Patrizia con i nipoti Matteo e Matilde, tutti i parenti e le persone che lo hanno conosciuto e stimato, con il pensiero delle sue ultime parole: «Ho vissuto intensamente».

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