Addio a Santovito, padre della Fisiatria a San Daniele
Aveva 71 anni ed era stato il primo a dirigere il reparto. Evento musicale al castello di Rive D’Arcano per ricordarlo

SAN DANIELE. È stato il papà del reparto di fisiatria all’ospedale di San Daniele e, a meno di un mese dalla sua scomparsa, gli amici più cari hanno organizzato un pomeriggio musicale al Castello di Rive D’Arcano.
Nicola Santovito è morto il 13 agosto dopo una breve malattia: al Sant’Antonio era stato il primo primario del neonato reparto di Fisiatria, ruolo che aveva ricoperto dal 1980 fino a qualche anno fa quando era andato in quiescenza. Classe 1945, originario di Andria, Santovito era arrivato in Friuli quasi per caso: laureatosi in Medicina all’Università di Bari collaborava con il professore che gli aveva fatto da relatore per la tesi nel settore della ricerca.
Con alcuni amici aveva deciso di prendersi qualche mese sabbatico per esplorare il nord Italia. Alcuni di loro si erano stabiliti a Portogruaro: a lui l’ospedale veneto aveva offerto un posto ma lui non aveva accettato subito. Viste le insistenze decise di trasferirsi. Una volta a Portogruaro, il medico prese prima la specialità in Ortopedia e in Traumatologia all’Università di Padova e poi in Medicina fisica e Riabilitazione in quella di Milano. Per poter accedere ai posti di ruolo, fece anche tutte le idoneità. Dopo Portogruaro, Santovito si spostò nell’ospedale di San Vito al Tagliamento dove era aiuto ortopedico. Dopo il terremoto al medico fu offerto un posto all’ospedale di San Daniele. Qualche anno e grazie al suo impegno al Sant’Antonio si decide di creare il reparto di Fisiatria, affidando a Santovito il ruolo di primario.
Grazie al professionista nel reparto sandanielese si sviluppa un team di operatori che, per la prima volta, si mettono a lavorare sul territorio: la zona del sandanielese grazie a Santovito è stata una delle prime ad avere i servizi territoriali con i fisioterapisti a domicilio. Santovito ha ricoperto il ruolo di primario fino alla pensione. Domenica dunque gli amici e l’adorata moglie Gabriella hanno deciso di ricordarlo al Castello di Rive D’Arcano con un pomeriggio di musica classica (arpa e violino) che comincerà alle 16, ci saranno le testimonianze di chi lo conosceva bene e un piccolo rinfresco.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video