Addio a Pesante, pioniere negli anni ’60 della comunicazione

Profonda commozione ha suscitato la notizia della scomparsa di Vitaliano Pesante, uomo di rara cultura, precursore degli innovativi metodi della comunicazione pubblicitaria e delle pubbliche relazioni. Era molto conosciuto e apprezzato nel mondo economico e della comunicazione nel Triveneto.
Di famiglia spilimberghese (era nipote della Contessa Giulia di Spilimbergo), nacque a Rovigo, dove il padre era capo-redattore de “Il Gazzettino”. Completati gli studi classici a Venezia, frequentato il corso di laurea di Sociologia all’Università di Trento, collaborò come cronista con “Il Gazzettino” e “La Notte” di Milano. Agli inizi degli anni ’60 entrò nel team di Lino Zanussi per sviluppare la comunicazione e la pubblicità della Rex. Dopo una breve esperienza come direttore creativo dell’Agenzia di pubblicità Target, iniziò la collaborazione con Aristide Coin, che gli affidò la direzione dell’immagine e della comunicazione del Gruppo Coin-Oviesse. Venne anche chiamato a Milano da Berlusconi in Publitalia come dirigente. A metà degli anni ’80, già direttore di Telemarca nel trevigiano, fondò a Verona l’Agenzia di pubblicità Fama assumendone anche il ruolo di direttore generale. Collaborò con note aziende quali Standa, Coin, Stefanel, Mangilli, Snaidero, Moroso, Valdadige, Inglesina, Index, Cosatto e realizzò campagne per la promozione turistica della Regione. Fondò nel 2004 anche la Maia Consulting. Pubblicò tre libri ed editò la rivista territoriale eno-gastronomica Papageno. Era un uomo di profonda cultura, apprezzato per la sua schiettezza e sincerità. Per tutti i praticanti e gli odierni comunicatori, che hanno avuto la fortuna di apprendere i suoi insegnamenti, rimarrà un esempio e lascia un vuoto incolmabile.
I funerali saranno celebrati a Verona, in data ancora da stabilire, mentre la tumulazione avverrà successivamente nel cimitero di Spilimbergo, con cerimonia religiosa. —
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