Addio a Onelio Grando Pugile di successo e di grande umanità
CHIONS. Negli anni Settanta era stato un pugile, nella categoria mediomassimi, di grande valore: di carattere e coraggioso, aveva combattuto match importanti facendosi apprezzare per qualità e impegno. Nulla ha potuto contro la malattia di cui soffriva da anni e che ha avuto ragione della sua forza: è mancato a 68 anni Onelio Grando, originario di Chions, nella cui chiesa sono stati celebrati i funerali. Lascia la moglie, due figli, la sorella e i nipoti.
Dopo essersi formato nella Società pugilistica pordenonese, Grando era approdato al Centro sportivo carabinieri di Roma. Tra il 1969 e il 1971 fu uno degli atleti più importanti della rappresentativa italiana, con la quale disputò 37 incontri. Prese parte ai Giochi del Mediterraneo, a un campionato europeo e a tre campionati del mondo militari, qualificandosi sempre per la finale.
Buona anche la sua carriera da professionista, durante la quale sostenne tre titoli italiani: due contro Aldo Traversaro e uno sfidando Ennio Cometti. Inoltre, salì sul ring anche contro il campione del mondo Mate Parlov. L’ultimo match lo disputò nel 1977, tra il dispiacere degli estimatori. Rientrato in Friuli, lavorò per anni come operaio in un’azienda della zona.
«Era un vero sportivo – lo ricorda il sindaco Renato Santin –, molto diretto, semplice. Una persona buona, che aveva dato lustro a Chions. Un uomo serio, rigoroso e, allo stesso tempo, di grande umanità. Un pugile, uno sportivo che mancherà alla nostra comunità, che era stato capace di onorare e valorizzare grazie alle sue gesta sportive». —
M.P.
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