Addio a Olga del Cappello

Aveva 88 anni. Con i suoi familiari ha gestito alcuni tra i più noti locali del centro di Udine 

UDINE. Si è spenta, all’età di 88 anni, Olga Lucca, conosciutissima in città per aver gestito per tanto tempo lo storico Pappagallo di via Cortazzis.

«La mamma era l’anima dell’osteria, sempre allegra e di compagnia - ricorda commossa la figlia Cristina -, girava tutto il Friuli alla ricerca di prelibatezze per la cucina. La nostra famiglia ha sempre gestito locali che, in un modo o nell’altro, hanno fatto la storia di Udine. Prima con il vecchio Cappello in via Rialto in cui lavoravano i miei nonni, Emma Tulisso e Gelindo Lucca, poi con il Pappagallo e ora, grazie a mia sorella Monica, con il “nuovo” Cappello di via Sarpi».

Olga, che avrebbe compiuto 89 anni il prossimo mese, è mancata all’improvviso alla fine della scorsa settimana. «Nessuno se lo aspettava - racconta ancora Cristina -, aveva pranzato da me mercoledì e le avevo cucinato le tagliatelle con i tartufi, che lei adorava. Stava bene e ha anche giocato a carte con mia figlia. Poi, un malore e se n’è andata in poche ore».

Nata nel 1925 a Pavia di Udine, Olga insieme al fratello Amelio è cresciuta nell’osteria di mamma e papà e ha imparato “l’arte” di ricevere, di far sentire a proprio agio le persone. Suo padre Gelindo nel 1927 acquistò un locale di via Rialto, esistente da diversi anni. Portava un nome «patriottico», ma buffo: Alla calotta di Garibaldi. Con Gelindo la Calotta (specie di copricapo aderente, senza tese) divenne un generico Cappello. Marito e moglie fecero di quella «locanda con alloggio» un locale rinomato e, negli anni, anche i figli decisero di dare un mano. Il primo Cappello fu venduto dai Lucca alla fine degli anni ’60. Già prima, nell’immediato dopoguerra, Olga Lucca e suo marito Vittorino Toniut erano passati al Pappagallo di via Cortazzis.

La notizia della morte di Olga si è sparsa in città in poche ore, viaggiando anche on-line. In tanti sui siti hanno voluto rivolgere un affettuoso saluto. Daniela Casarsa ha scritto sul sito “Sei di Udine se...” «Mandi Olga! …la grande Signora dell’osteria Al Capello!» «Era un mito...resterà un mito».

«Alla mamma - racconta ancora Cristina - piaceva molto guidare e con la sua auto se ne andava in giro per tutti i paesini alla ricerca di “chicche” gastronomiche. Conosceva buona parte dei più noti produttori friulani di vini e andava a trovarli personalmente. In questi ultimi anni - prosegue - è stata spesso al fianco di mia sorella Monica e, grazie alla sua esperienza, ha potuto darle molte “dritte”. La ricordo come una donna speciale, grintosa e piena di vita.

Era anche una buongustaia...per i tartufi aveva una passione smodata. Ne comprava in gran quantità - ricorda Cristina con un sorriso - e diceva a papà “Li ho presi per i clienti”, ma poi li mangiava tutti lei». Olga lascia i suoi due amati nipoti, Massimo e Valentina. I familiari (che ringraziano tanto la signora Bianca, per esserle sempre stata accanto), gli amici e i conoscenti potranno salutarla per l’ultima volta domani, martedì 11 febbraio, alle 12, nella chiesa di San Marco, con partenza dall’ospedale.

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