Addio a Longega portò in città la moda di Parigi

di Alessandra Ceschia
Per oltre un trentennio l’alta moda a Udine è arrivata dagli atelier di Parigi e di Milano attraverso le sue mani e il suo innato senso estetico. Antonio Longega, è morto mercoledì all’ospedale di San Daniele, colto da malore, all’età di 85 anni. Con la sua scomparsa si chiude una pagina cittadina che tre generazioni di Longega hanno consacrato allo stile e all’eleganza. Una dinastia, la loro, che è passata attraverso l’arte profumiera, importata nella palazzina quattrocentesca di via Cavour dal capostipite Arturo, il quale seppe valorizzare la famosa “violetta di Udine” e lanciare la “Petrolina Longega”, per poi passare alla pelletteria con gli impareggiabili guanti inglesi, sogno di molte donne friulane, quindi all’abbigliamento che, nella boutique dei Longega, portò le migliori griffes.
Fu proprio la discesa in campo di Toni, così lo chiamavano tutti, assieme alla sorella Liliana che diede vita al Longega bis, a far spiccare il volo a quel cognome, che divenne sinonimo di eccellenza nel campo della moda non solo per la clientela friulana, ma anche per quella proveniente dall’Austria.
«Un gentiluomo, un uomo di cultura, un cultore del bello». Carlo Dalla Mura, avvocato e fotografo udinese che, a metà del secolo scorso pubblicò i suoi scatti sul settimanale politico, economico e letterario “Il mondo” di Mario Pannunzio, ricorda così l’amico scomparso passando in rassegna le tante esperienze condivise.
«Mio marito era un uomo dai mille interessi – assicura la moglie Gina – oltre alla sua passione per la fotografia, tanto che era diventato un esperto nello sviluppo e nella stampa, amava dedicarsi anche all’arredamento e ai lavori di falegnameria».
Capacità che aveva saputo mettere a frutto anche progettando l’arredamento del negozio e realizzando personalmente la boiserie che arricchiva le pareti e la scala in legno.
Dal 1978, anno che segnò la fine dell’attività, nella palazzina dei Longega, sulla quale la Soprintendenza regionale ai Beni culturali ha posto un vincolo, è subentrata Max Mara, mentre al Longega bis è succeduto Cattelan.
Toni Longega e la moglie si sono trasferiti a Fagagna, in un palazzo che si erge dirimpetto alla chiesa parrocchiale dal quale si apre un’ampia visuale fra le colline friulane. Toni si è dedicato ai propri interessi, ai suoi laboratori e allo sport. Prima impugnando la racchetta, una passione che aveva sempre coltivato fino a diventare vicepresidente e tesoriere del club Tennis de Braida, poi dedicandosi al golf e assumendo incarichi di rilievo all’interno del Club Villaverde.
«Amava circondarsi di amici e riempire la propria vita con i suoi numerosi interessi – racconta la moglie – il suo passato di fumatore gli ha procurato alcuni problemi respiratori. Negli ultimi anni aveva infatti diluito i suoi impegni».
Il funerali di Antonio Longega saranno celebrati oggi alle 16 nella chiesa di San Giacomo a Fagagna.
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