Addio a Francesca Beltrame, una vita a promuovere il design

Cresciuta nel quartiere delle Magnolie, ha lavorato trent’anni nella produzione di sedie. La sorella: «La ricordo per il suo altruismo e la sua generosità». Lunedì, 8 aprile, la cerimonia

Aveva 50 anni Francesca Beltrame, un’età tonda che sa di anniversario, ma non ancora di commiato. Invece lei a questa bella età se n’è andata, alle prime ore di sabato, nell’Hospice dell’ospedale Gervasutta, dopo avere tenacemente combattuto contro la malattia che si era ripresentata più di un anno fa ed è stata insensibile alle cure, pur mirate e sollecite, dell’oncologia e della radioterapia dell’ospedale di Udine.

Cresciuta nel cosiddetto quartiere delle magnolie, fra via Caterina Percoto e via Roma, Francesca Beltrame aveva studiato alla Dante e poi alle medie Fermi e all’istituto Zanon, indirizzo di perito corrispondente in lingue estere, per tuffarsi appena ventenne nel mondo della produzione di sedie. Gavetta alla Granzotto, poi Id Export, Ims, Olivo&Groppo, Billiani. Aveva salito tutti i gradini del mestiere fino a diventare responsabile estero e consulente di svariate aziende, l’ultima la Linearsed di Pavia di Udine. Esperienze e viaggi in tutto il mondo, dalla Corea alla Svezia, poi Australia, Libano, India, Giappone, Paesi Baltici, Russia.

«Una vita dedicata a far conoscere il design friulano nel mondo» ricorda la sorella, la giornalista e scrittrice Alessandra Beltrame, «quello che si apre a Milano sarebbe stato il suo trentesimo Salone del Mobile. Ma vorrei ricordarla soprattutto per l’altruismo e la generosità, per i suoi valori forti contro le ingiustizie e a favore dei deboli, per un mondo aperto e solidale. Anche nei momenti più difficili, non ha mai fatto mancare il suo impegno per le campagne che le stavano a cuore, come quelle per i diritti del malato e per gli animali». Francesca Beltrame lascia anche il compagno Gian Mario Furlan e il cagnolino Felipe. Chi vuole salutarla potrà andare lunedì, 8 aprile, alle 15, in via Chiusaforte, dove avrà luogo la cerimonia di commiato.

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