Addetti Enel e questionari: nessun illecito
La “libera circolazione” nella fase della zona rossa di addetti dell’Enel incaricati di effettuare questionari casa per casa ha messo in subbuglio, mercoledì, alcuni abitanti di Rualis di Cividale, che hanno trovato la situazione «stridente con le disposizioni volte a contenere il diffondersi della pandemia e prima ancora con la logica del buon senso». Parole di Claudia Chiabai, già consigliera comunale, una delle persone che sono state raggiunte dagli operatori nelle proprie case. «Attività del genere, non essenziali – aggiunge –, appaiono inopportune in questo momento e disorientano la gente, sollecitata a restare a casa». Il fatto è stato anche segnalato alla stazione dei carabinieri di Cividale, proprio perché giudicato in contraddizione con le rigide norme anti-contagio e i vincoli posti dalla zona rossa. L’Arma, tuttavia, chiarisce che non si è verificato alcun illecito: gli operatori sono autorizzati a svolgere tali mansioni, dicono dalla Compagnia diretta dal capitano Rossella Pozzebon, pur precisando di comprendere le perplessità sollevate dai cittadini.
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