Acquisti con carte clonate, condannati in due

ZOPPOLA. Utilizzano indebitamente carte di credito clonate, l’uno per un prelievo al bancomat dentro al Bingo di Zoppola, l’altro per rifarsi il guardaroba (e in particolare le camicie) in un negozio di Fiume Veneto. Vengono scoperti, però e finiscono in tribunale. Ieri è stata pronunciata per entrambi la sentenza di condanna in primo grado.
Il giudice monocratico Giorgio Cozzarini ha inflitto un anno e quattro mesi e 400 euro di multa al macedone Mustafà Mersimoski e un anno e sei mesi e 400 euro di multa al trentunenne romeno Adrian Hogea Ghita. Nelle vesti dell’accusa il viceprocuratore onorario Ilaria Rizzi. Gli episodi di cui sono accusati sono fra loro collegati.
Mersimoski è stato accusato di aver utilizzato una carta di credito clonata Cartasì (intestata a un uomo di Latina) per fare un prelievo di 300 euro alla sala giochi “Mille e uno bingo srl” di Zoppola. Tale prelievo sarebbe avvenuto alle 19.38 del 5 giugno del 2012.
Mersimoski, sempre stando all’accusa, avrebbe utilizzato un’altra carta di credito clonata alle 20.59 del 18 giugno del 2012: stavolta prelevando 100 euro.
Ghita è stato assolto, peraltro, dall’accusa di aver fornito a Mersimoski la carta di credito clonata per il primo prelievo, quello relativo al 5 giugno.
Il trentunenne romeno è stato invece condannato dal giudice monocratico Cozzarini per aver indebitamente utilizzato una carta di credito clonata, in concorso con un secondo soggetto, rimasto finora ignoto, nel negozio di abbigliamento “Belmonte” di Fiume Veneto.
Tale carta di credito era intestata a una terza persona: l’identità dell’intestatario era la medesima di quella che figuva sulla Cartasì clonata utilizzata dal Mersimoski a Zoppola per il prelievo al Bingo.
L’episodio contestato dall’accusa a Hogea Ghita risale, inoltre, allo stesso giorno: l’acquisto è stato effettuato il 5 giugno del 2012 alle 21.04. Hogea Ghita, stando all’accusa, avrebbe acquistato nel negozio di abbigliamento di Fiume Veneto nove camicie da uomo. Il conto ammontava a 520 euro.
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